#accaddeoggi: 12 dicembre 1913
La Gioconda viene recuperata due anni dopo il furto
Ingenuamente, nel 1913 si recò a Firenze per restituire l’opera all’Italia a fronte di un riscatto di 500.000 lire «per le spese». Venne rintracciato e processato, venne definito "mentalmente minorato" e condannato a una pena di un anno e quindici giorni di prigione, poi ridotti a sette mesi e quindici giorni. La sua difesa si basò tutta sul patriottismo e suscitò qualche simpatia (si parlò di "peruggismo"). Egli stesso dichiarò di aver passato due anni "romantici" con la Gioconda appesa sul suo tavolo di cucina.
Approffittando del clima amichevole che allora regnava nei rapporti tra Italia e Francia, il dipinto recuperato venne esibito in tutta Italia; prima agli Uffizi a Firenze poi all'ambasciata di Francia di Palazzo Farnese a Roma, infine alla Galleria Borghese (in occasione del Natale), prima del suo definitivo rientro al Louvre. La Monna Lisa arrivò in Francia a Modane, su un vagone speciale delle ferrovie italiane, accolta in pompa magna dalle autorità francesi, per poi giungere a Parigi dove, nel Salon Carré, l'attendevano il presidente della repubblica francese e tutto il governo.
Sicuramente il furto contribuì alla nascita e alimentazione del mito della Gioconda; dalla cultura più alta, per pochi eletti, la sua immagine entrò decisamente nell'immaginario collettivo.
Lucrezia Borgia nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.
12/12/2018