#accaddeoggi: 16 marzo 1953

Richard Stallman è tra i principali esponenti del movimento del software libero. Già alla fine delle scuole superiori scrisse il suo primo programma.

Mentre frequentava l’università di Harvard era anche programmatore al laboratorio di Intelligenza artificiale del MIT. Nei tardi anni Settanta si batté contro la tendenza della maggior parte dei produttori ad usare copyright (diritto d’autore) e licenze restrittive per il software. Nel 1983 diede avvio al progetto GNU con l’intento di creare un sistema operativo composto interamente da software libero. Un software, che Stallman concepiva rispettoso della libertà e che permettesse di avere un controllo su quello che il software fa sui nostri computer, mentre il software non libero controlla l’utente. Nel 1985 fondò la Free software foundation.

Nel 1989 inventò il concetto di copyleft (permesso d’autore), licenza libera. Tra le sue molteplici attività, da segnalare che nel 1999 sollecitò lo sviluppo di un’enciclopedia libera online. Nel 2006, convinse i funzionari dello Stato indiano del Kerala ad abbandonare il software proprietario (Microsoft) in 12.500 scuole statali per portare tutti i computer scolastici ad un sistema operativo libero. Nel 2010, prendendo spunto dalla vicenda Wikileaks, ribadì i suoi convincimenti sulla natura non libera della rete Internet. Supportò anche il tentativo di riportare online il progetto di una Biblioteca online di spartiti musicali internazionali.

Richard Stallman ha sempre sostenuto che gli utenti di software dovrebbero avere la libertà di “condividere con i loro vicini”, e di essere in grado di studiare e fare modifiche al software che loro usano. Considera i tentativi dei venditori di software proprietario di proibire questi atti, come “antisociali” e “non etici”.

Curiosità: Stallman tenne una conferenza contro i brevetti, presso l’Università di Trento, il 23-2- 2005.

Richard Stallman nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.