#accaddeoggi: 17 aprile 2014
MuoreGabriel García Márquez, scrittore e giornalista
Primogenito di sedici figli, Gabriel García Márquez nacque nel 1927 ad Aracataca, un paesino fluviale della Colombia settentrionale.
Il suo esordio letterario avvenne nel 1955 con il romanzo Foglie morte. Nel 1967 pubblicò la sua opera più nota, Cent’anni di solitudine, che fu votata, durante il IV Congresso internazionale della Lingua Spagnola, come il secondo testo più importante mai scritto, in spagnolo, preceduto solo da Don Chisciotte della Mancia di Miguel Cervantes.
Ricordato come uno dei maggiori scrittori del XX secolo, raggiunse una celebrità letteraria che generò confronti con Mark Twain e Charles Dickens. Vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 1982 e i suoi libri sono stati venduti più di qualsiasi altra pubblicazione in spagnolo, eccetto la Bibbia. Considerato uno dei più emblematici esponenti del cosiddetto realismo magico, la sua opera ha fortemente contribuito a rilanciare l’interesse per la letteratura latinoamericana.
Importante fu anche il suo impegno civile in nome della libertà e della giustizia, valori spesso dimenticati dalle dittature sudamericane. Si spense nella sua casa di Città del Messico il 17 aprile 2014.
Curiosità: Gabriel García Márquez, che in un suo viaggio in Europa strinse un forte legame con l’Italia e il nostro cinema, frequentò a Roma il Centro sperimentale e conobbe tra gli altri Cesare Zavattini, che divenne suo grande amico. Insieme furono cofondatori a Cuba della Scuola internazionale di cinema e TV, tutt’ora molto attiva.
Gabriel García Márquez nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.
17/04/2020