#accaddeoggi: 17 febbraio 1856
Muore Heinrich Heine, poeta tedesco
Heinrich Heine nacque a Düsseldorfil 13 dicembre del 1979 da una ricca famiglia ebrea.
Scrisse e pubblicò le sue prime liriche d’amore sui vent’anni. La celebrità arrivò presto: nel 1826 pubblicò i primi due volumi dei “Reisebilder” (“Impressioni di viaggio”) e nel 1827 il “Buch der Lieder” (“Libro dei canti”), uno dei canzonieri più preziosi di tutta la letteratura europea.
Tra l’altro, diverse composizioni di Schubert, Schumann, Liszt, Wagner, ecc. si basano su liriche di Heine.
Pur essendo il più grande poeta tedesco dell’epoca post-goethiana, Heine ha sempre stentato ad essere recepito in Germania come autenticamente tedesco. Indesiderato politicamente in patria, nel 1831 si trasferì a Parigi fino al termine della sua vita.
Nel 1844 conobbe il giovane Karl Marx, che era uno dei suoi tanti estimatori.
Subì il fascino del sain-simonismo, evolvendo verso una concezione della vita sensuale e gioiosa in opposizione alla concezione cristiano-giudaica.
Il suo modo di poetare inedito, ancora romanticamente sognante ma insieme distaccato, lo portò a voltare decisamente le spalle al Romanticismo, che si era involuto in senso reazionario e provinciale. Heine usò la lingua tedesca per cantare versi melodiosi come pochi altri.
Heinrich Heine nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.
13/02/2020