#accaddeoggi: 19 febbraio 1899
Nasce Lucio Fontana
Lucio Fontana nasce in Argentina, da genitori italiani, che presto si trasferiscono a Milano. Qui frequenta l’accademia di Belle Arti di Brera, dove segue i corsi di Adolfo Wildt, e esordisce come scultore con Melodías e Maternidad e entra in contatto con l'ambiente dell'astrattismo lombardo della galleria "Il Milione" e con il gruppo parigino "Abstraction-Création". In questo periodo alterna opere astratte, come le tavolette graffite o le sculture in ferro filiformi, con le ceramiche "barocche".
Nei suoi frequenti viaggi a Buenos Aires frequenta i gruppi d'avanguardia e partecipa alla stesura del Manifesto Blanco, che segna la nascita dello "Spazialismo", che porterà in Italia nel 1946.
Nel 1949 nasce la sua invenzione più originale quando, forse spinto dalla sua origine di scultore, alla ricerca di una terza dimensione realizza i primi quadri forando le tele. Si succedono una serie di varianti: le tele squarciate e dipinte con colore, inchiostri, pastelli, collages, payettes, gesso, sabbia, frammenti di vetro; le tele dipinte all'anilina; le sculture spaziali su gambo; le tele con i "crateri", squarci prodotti nella tela, spalmata di colore ad olio; i "metalli", lastre di ottone o acciaio squarciate. Nel 1963 appare la notissima serie della "Fine di Dio", grandi tele ovali verticali monocrome, recanti squarci. Nel 1964 è la volta dei cosiddetti "Teatrini", tele con buchi, incorniciate da bordi sagomati in legno che simulano una quinta teatrale. Seguono le "Ellissi", sculture in metallo verniciato e le scenografie del Ritratto di Don Chisciotte per la Scala di Milano.
Poco dopo essersi trasferito a Comabbio, nella vecchia casa di famiglia, Lucio Fontana muore il 7 settembre 1968.
Opere di Lucio Fontana sono esposte nelle collezioni permanenti di più di cento musei di tutto il mondo e sono un'ulteriore conferma dell'importanza della sua arte.
Lucio Fontana nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.
13/02/2020