#accaddeoggi: 2 giugno 1981
Muore Rino Gaetano, cantautore italiano
Rino Gaetano nacque a Crotone, in Calabria, il 29 ottobre 1950. Si trasferì a Roma da bambino. Iniziò a scrivere canzoni da giovanissimo e si esibì per la prima volta nel 1973, con lo pseudonimo di Kammamuris, in omaggio al mitico personaggio di Salgari, nel Folkstudio, noto locale romano dove si esibivano molti giovani artisti.
Il successo arrivò nel 1975 con il 45 giri Ma il cielo è sempre più blu. Rino in questa canzone propose diversi spaccati di vita quotidiana, tra ironia, luoghi comuni e contraddizioni.
Nel 1976 incise un LP dal titolo Mio fratello è figlio unico, proponendo argomenti drammatici e a lui molto cari, quali la solitudine e l’emarginazione.
Nel 1978 partecipò al Festival di San Remo con Gianna, una canzone più disimpegnata e orecchiabile, che Rino non amava molto, piazzandosi al terzo posto.
Nello stesso anno, uscì anche il suo quarto album che conteneva il brano Nuntereggaepiù, una delle canzoni più discusse e famose di Rino Gaetano, per via dei numerosi riferimenti politici e del lungo elenco di nomi e cognomi della classe politica italiana presenti del testo. L’autore dichiarò che non faceva comizi, che era uno sfottò, che era la canzone più leggera che avesse mai fatto.
Rino Gaetano era un artista poliedrico. Amava il teatro. Recitò anche, tra l’altro, nel “Pinocchio” di Carmelo Bene, nel ruolo della volpe.
Era un artista fuori dagli schemi, diverso dagli altri cantanti. Viene ricordato per la sua voce ruvida e spontanea, per la graffiante ironia dei suoi brani, per i testi apparentemente leggeri e disimpegnati ma che celano un’acuta denuncia sociale.
Il suo lavoro cominciò ad essere significativamente apprezzato diversi anni dopo la sua morte, in particolar modo tra le nuove generazioni.
Morì il 1° giugno 1981, a soli trent’anni, in un tragico incidente stradale, sulla via Nomentana a Roma.
Rino Gaetano nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.
01/06/2020