#accaddeoggi: 25 settembre 1960

Muore a Roma Italo Lunelli

Italo Lunelli, nato a Trento il 6 dicembre 1891, fu immerso sin da piccolo nell'atmosfera dell’irredentismo italiano, in cui si muoveva la sua famiglia. Fu tra i fondatori della SUSAT, la Sezione Universitaria della Società degli alpinisti trentini, all'epoca frequentata dagli esuli irredentisti. Arruolato come volontario nell’esercito italiano, rivestì un ruolo fondamentale nella spericolata azione di conquista del gruppo di Cima Undici e nella ritirata di Caporetto. Partecipò anche all’impresa di Fiume, conclusasi con il Natale di sangue.

Alla fine della Grande guerra tornò a Roma, concluse il corso di studi e si laureò in Lettere. Nel 1923 aderì al Partito nazionale fascista, fu eletto deputato, restando in Parlamento per quattro legislature consecutive, dal 1924 al 1943. Fu anche segretario federale della Provincia di Trento, podestà di Rovereto e direttore della Biblioteca civica di Trento.

La posizione di Lunelli si fece via via più critica e distaccata dal nuovo corso del Partito fascista finché le sue iniziative divennero talmente divergenti dalle direttive del partito che fu sospeso da ogni attività politica. Nel 1940 si arruolò nell’esercito, ma si ammalò di tifo e fu rimpatriato. Durante la convalescenza, si dedicò alla sua attività di scrittore e giornalista, schierandosi contro la germanizzazione delle truppe.

Dopo il conflitto, Lunelli venne processato e condannato a 10 anni di reclusione per i suoi trascorsi fascisti. Amnistiato, si ritirò dall'attività politica, dedicandosi alla professione forense e alla scrittura di saggi storici e naturalistici.

Alla sua memoria sono intitolati il Rifugio “Italo Lunelli" in località Selvapiana nella valle di Comelico Superiore e la sezione Alpini di Ottawa.

Italo Lunelli nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.

redazione
parte di: Accadde oggi ...

25/09/2019