#accaddeoggi: 4 marzo 1999
Assoluzione per la tragedia del Cermis
Il capitano Richard Ashby dei Marines viene assolto dall'accusa di aver causato la morte di 20 sciatori sul Cermis, recidendo il cavo di una funivia col suo aereo.
Il 3 febbraio 1998 un aereo militare statunitense decollato dalla base aerea di Aviano, volando a una quota inferiore a quanto concesso e in violazione dei regolamenti, tranciò il cavo della funivia del Cermis, facendo precipitare la cabina e provocando la morte dei venti occupanti.
Il volo a bassa quota avrebbe dovuto permettere ai piloti statunitensi di "divertirsi" e "riprendere filmati del panorama". Joseph Schweitzer, uno dei due piloti americani coinvolti nell'incidente, nel 2012 confessò di aver distrutto, al suo ritorno alla base, il nastro video che avrebbe consentito di svelare la verità sull'incidente.
Il capitano Richard J. Ashby, pilota dell'aereo, e il suo navigatore furono sottoposti a processo negli Stati Uniti e assolti dalle accuse di omicidio. In seguito furono riconosciuti colpevoli di ostruzione alla giustizia e condotta inadatta a un ufficiale per aver distrutto il nastro video registrato sull'aereo e pertanto congedati d'autorità dal corpo dei Marines.
I due piloti hanno impugnato la sentenza e richiesto la revoca della radiazione con disonore allo scopo di riavere i benefici finanziari spettanti ai militari; hanno anche affermato che all'epoca del processo accusa e difesa strinsero un patto segreto per far cadere l'accusa di omicidio colposo plurimo, ma di aver voluto mantenere l'accusa di intralcio alla giustizia «per soddisfare le pressioni che venivano dall'Italia». La Corte di appello degli Stati Uniti d'America ha però confermato la condanna di primo grado.
La tragedia del Cermis nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.
03/03/2020