#accaddeoggi: 9 gennaio 2014
Muore Norberto Bobbio
Il grande filosofo italiano muore all’età di 94 anni. Era nato a Torino il 18 ottobre 1909. La sua formazione avviene in un ambiente culturale molto ricco e stimolante: al liceo conosce Vittorio Foa, Leone Ginzburg e Cesare Pavese, all'università, dove si laurea in legge e in filosofia, diventa amico di Alessandro Galante Garrone. Nel 1942 aderisce al Partito d'Azione, partecipa alla resistenza e viene arrestato a Padova nel 1943 e rimane in carcere per tre mesi. Insieme a Foa, Leone e Natalia Ginzburg collabora con il gruppo torinese di Giustizia e Libertà.
Nel 1984 viene nominato senatore a vita dal presidente Sandro Pertini.
Il pensiero di Bobbio diviene così, soprattutto tra gli intellettuali dell'area socialista, un modello esemplare, grazie al suo 'sapere impegnato', certamente «più preoccupato di seminare dubbi che di raccogliere consensi». Egli stesso riprenderà la riflessione su un tema a lui caro, quello del rapporto tra politica e cultura, proponendo, tra le pagine di Mondoperaio, una «autonomia relativa della cultura rispetto alla politica» secondo la quale «la cultura non può né deve essere ridotta integralmente alla sfera del politico».
Nel 1994 esce “Destra e sinistra”, in cui Bobbio focalizza le differenze fra le due ideologie e i due indirizzi politico-sociali; la destra, secondo l'autore, è caratterizzata dalle tendenze alla disuguaglianza, al conservatorismo ed è ispirata da interessi, mentre la sinistra persegue l'uguaglianza, la trasformazione, ed è sospinta da ideali.
Norberto Bobbio nelle biblioteche del Trentino
08/01/2020