17 febbraio 1942: nasce Paul Polansky #accaddeoggi
Poeta, attivista, scrittore e fotografo: un personaggio a tutto tondo
Nato a Mason City il 17 febbraio 1942, Paul Polansky trascorse la propria adolescenza praticando svariate attività sportive, tra cui il pugilato, disciplina in cui conseguì importanti riconoscimenti.
Trasferitosi in Spagna duranti gli anni Sessanta, Paul iniziò il lavoro di giornalista. Il momento chiave della sua intera esistenza fu il viaggio in Repubblica Ceca avvenuto nel 1991. Qui l’autore avrebbe dovuto svolgere alcune ricerche riguardanti i propri antenati, ma i suoi studi portarono alla luce oltre 40 mila documenti che attestavano l’esistenza di un campo di concentramento destinato unicamente agli zingari. La scoperta cambiò la vita di Polansky, che iniziò a tenere conferenze e a raccogliere le testimonianze dei superstiti del lager, raccolte nel libro Living Thru it Twice.
Il giornalista, da quel momento si dedicò quasi unicamente alla storia, alla cultura e alle tradizioni delle popolazioni gitane e dell’etnia rom, suscitando di frequente l’imbarazzo del governo di Praga.
Durante la guerra in Kosovo fu ingaggiato dalle Nazioni Unite in qualità di mediatore tra i gruppi rom locali e le istituzioni centrali: l’impegno a difesa delle minoranze valse a Polansky l’Human Rights Award, premio ricevuto nel 2004.
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17/02/2017