22 febbraio 1788: nasce Arthur Schopenhauer #accaddeoggi

Il filosofo del pessimismo

Ricordato come il filosofo del pessimismo, è stato uno dei pensatori più influenti dell'Ottocento, nonché anticipatore della corrente esistenzialista.

Nato a Danzica il 22 febbraio 1788, dopo aver formulato un articolato sistema filosofico, tentò di diffondere in ambito universitario le sue tesi in netto contrasto con il celebre Hegel. Il suo progetto tuttavia fallì: il suo pensiero non venne infatti accolto dalla comunità intellettuale del tempo e perciò decise di ritirarsi a vita privata, dedicandosi completamente agli studi. Portato alla massima maturazione nel capolavoro Il mondo come volontà e rappresentazione(1818), il pensiero di Schopenhauer trovò consensi perlopiù dopo il fallimento dei moti del 1848, quando sembrò spegnersi la speranza di una società democratica e liberale. In questo contesto s'inserì perfettamente il suo pessimismo esistenziale che, non lasciando spazio all'intervento attivo dell'individuo, paragonava la vita umana a «un pendolo che oscilla incessantemente tra il dolore e la noia, passando per l'intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia».

L'unica occasione di riscatto per l’individuo passa attraverso le strade dell'arte, dell'etica e dell'ascesi e la negazione di ogni volontà.

Il mondo come volontà e rappresentazione

redazione
parte di: Accadde oggi ...

22/02/2017