#accaddeoggi 17 aprile 2014: muore Gabriel García Márquez

Il padre del realismo magico

Gabriel Josè de la Concordia García Márquez nacque il 6 marzo 1927 ad Aracataca, paesino fluviale della Colombia. Il giovane scrittore venne accudito dai nonni materni, ma in seguito alla scomparsa del nonno avvenuta nel 1936, cominciarono i suoi trasferimenti che lo portarono infine a Bogotà, dove si iscrisse all’università per studiare giurisprudenza e scienze politiche. Dato lo scarso interesse però, decise presto di abbandonare il corso.

Nel 1955 scrisse il romanzo Foglie morte che segnò il suo esordio letterario, seguito nel 1967 dalla sua opera più famosa Cent’anni di solitudine, considerata la massima espressione del realismo magico.

Venne insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1982 «per i suoi romanzi e racconti, nei quali il fantastico e il realistico sono combinati in un mondo riccamente composto che riflette la vita e i conflitti di un continente».

Il 17 aprile 2014 morì in una clinica di Città del Messico, dove era stato ricoverato pochi giorni prima.

«Lei gli domandò in quei giorni se era vero, come dicevano le canzoni, che l'amore poteva tutto. – È vero – le rispose lui – ma farai bene a non crederci.» Gabriel García Márquez, da Dell'amore e di altri demoni

Cent'anni di solitudine 

redazione
parte di: Accadde oggi ...

17/04/2017