#accaddeoggi 29 settembre 1902: muore Émile Zola
Simbolo del Naturalismo letterario
Émile Zola nacque a Parigi il 2 aprile 1840 da padre italiano e madre francese.
Dopo aver trascorso un periodo dell’infanzia ad Aix-en-Provance, si ristabilì definitivamente con la madre a Parigi. Dati gli scarsi risultati scolastici, nel 1861 Zola iniziò a lavorare come fattorino per la casa editrice Hachette, riuscendo, grazie a questo impiego, ad avvicinarsi al mondo della letteratura e del giornalismo. In breve tempo, infatti, Zola incominciò a scrivere per alcuni giornali, tra i quali anche il prestigioso Le Figaro. Legato nella prima fase della sua vita ai temi romantici, negli anni Sessanta Zola sviluppò un interesse sempre più vivo per la corrente letteraria del Naturalismo e per i suoi autori di riferimento, tra cui Honoré de Balzac e Gustave Flaubert. Questo interesse iniziò a concretizzarsi poi con la pubblicazione di Thérèse Raquin (1867) e Madeleine Férat (1868), i primi romanzi in cui cercava di applicare un metodo scientifico nell’osservazione e nella narrazione della realtà sociale. Grazie a opere come Il ventre di Parigi (1873), L'ammazzatoio (1877), Germinale (1885) e La bestia umana (1890), Zola divenne col tempo il rappresentante principale e più apprezzato del Naturalismo.
Émile Zola morì a Parigi il 29 settembre 1902.
“L’artista è nulla senza il talento, ma il talento è nulla senza il lavoro.” Émile Zola
29/09/2017