#accaddeoggi 8 aprile 1820: scoperta la Venere di Milo
L’ideale classico dell’eleganza e della sensualità femminile
Una delle più conosciute sculture della civiltà greca, la Venere di Milo è stata ritrovata durante la fase di restaurazione del potere monarchico in Francia a seguito della caduta del regime napoleonico.
Luigi XVIII intendeva conferire un’aurea di grandezza al proprio regno, anche mediante l’acquisto di importanti opere d’arte del passato.
La nave Chevrette, in missione per una ricognizione idrografica del Mar Egeo, giunse nel 1820 sull’isola di Milo. L’ufficiale Olivier Voutier conobbe un contadino, Yorgos Kentrotas, che stava compiendo dei lavori attorno alla propria abitazione. Prima di congedarsi gli chiese di avvertirlo qualora egli avesse trovato qualcosa di interessante. L’8 aprile 1820 Voutier, chiamato dal bracciante, faticò a credere a quanto gli apparve dinanzi: dal terreno affiorava un meraviglioso busto di donna.
Kentrotas, compresa la portata del fortunato ritrovamento, cercò di vendere la statua a Costantinopoli ma l’ammiraglio, esploratore e umanista Jules d’Urville ottenne l’autorizzazione di acquistare la scultura a qualsiasi prezzo.
Il fantastico reperto finì nelle mani di Luigi XVIII, che lo donò al Museo del Louvre dove si trova tuttora.
08/04/2017