Nicolai Lilin - Favole fuorilegge

  • 2017 - Einaudi

Dalle fiabe siberiane di Lilin emerge un mondo raccontato al contrario, dove i concetti di bene e male perdono le loro connotazioni abituali per acquistarne di nuove. Dove un vecchio lupo può insegnare il senso del concetto di dignità. Dove l'immagine di una madonna siberiana può parlare a un oppresso e convincerlo ad uccidere gli oppressori. Dove una bella ragazza, per non sposare un vecchio e ricco mercante, può scegliere di diventare una brigantessa. Il potere è rappresentato come un sistema corrotto che impone leggi vessatorie. Ricchi mercanti e i loro eserciti privati, emissari dello zar, preti con vizi inimmaginabili si scontrano con i cacciatori e i fuorilegge che vivono nel rispetto delle leggi di Dio e in armonia con la natura, lottando contro la prepotenza dei tiranni. E nella loro lotta sono aiutati da Dio, dai santi della religione cristiana, dagli dei pagani e dalle creature magiche dei boschi. Sullo sfondo di questa infinita e variopinta processione umana si stende un luogo immenso, dominato da una natura primordiale, pura e dura, che lascia nelle anime delle persone un segno profondo, a volte paragonabile a una ferita. Una ferita indelebile come quella dei tatuaggi che i siberiani praticano da sempre.

Scheda del libro sul Catalogo Bibliografico Trentino