Catherine Poulain - Il grande marinaio
E' l’avventura che Lili Colt ha sempre sognato: lasciare gli agi composti della sua famiglia benestante nel sud della Francia e andare a lavorare su un peschereccio in Alaska. Con uno zaino in spalla, e nelle orecchie una canzone di Jacque Brel, quando Lili arriva nel porto dell’isola di Kodiak e si imbarca sul Rebel, una piccola e instabile imbarcazione con più anni di lei, non ci mette molto a capire che sarà più dura del previsto. Se alle temperature rigide Lili è preparata, come può sapere che sarà il sale a creparle le nocche delle mani o a spaccarle le labbra? O che gli equipaggi dei pescherecci sono composti esclusivamente da maschi rudi e violenti come uomini primitivi? O che la sua branda sarebbe stata un giaciglio sul ponte sferzato dal vento e dalla pioggia? Lo shock è a dir poco brutale e Lili – "il passerotto", come la ribattezzano gli altri marinai – si accorge subito che non sta più lottando per imparare un lavoro, o per dimostrare qualcosa a sé stessa, ma solo ed esclusivamente per sopravvivere. Quando il Rebel torna ad attraccare a Kodiak per scaricare e vendere il pesce, Lili decide di fermarsi sulla terra ferma e lì, tra squallidi strip-club, motel semiabbandonati e una galleria di persone che le elemosinano stralci di racconti dal mondo civilizzato, conosce Jude, "il grande marinaio": un colosso schivo e silenzioso che esercita su tutti quanti un fascino magnetico e disperato. Innamorarsi di lui metterebbe in crisi proprio quell’idea di libertà che Lili è venuta a cercare fino in Alaska…
Scheda del libro sul Catalogo Bibliografico Trentino