Gabriele Biancardi - Il mio nome è Aida
È il romanzo di Aida, diventata madre a diciannove anni e abbandonata dal padre del figlio. Nel 1929 non è una situazione accettabile e i diktat sociali dell'epoca portano ad una pubblica condanna. Fortunatamente vive in una famiglia "sgangherata" ma potente negli affetti dove è la madre, forte ed asciutta, a "comandare" e a darle pieno sostegno insieme ai fratelli e sorelle. Nemmeno il padre, nonostante il carattere estremamente mite, viene meno ai doveri di genitore e interviene nel momento topico della vita di Aida. È una donna che non si accontenta e vuole essere felice. Arrivano le tragedie della seconda guerra mondiale. Aida non si tira indietro dalle sue responsabilità, sovvertendo ancora una volta l'ordine sociale. Come quando deve subire la perdita del grande amore, impiegato nell'esercito italiano, scomparso in Russia, ma che le lascia un suo indelebile ricordo con la seconda figlia. È la storia di una ragazza madre, alla quale la vita e la società riservano tante avversità. Ma lei, con incredibile tenacia, le affronta diventando una donna che non si piega alle imposizioni sociali per poter essere felice.
Scheda del libro sul Catalogo Bibliografico Trentino