BENessere adolescente
Acerbo sarai tu
“Future We Want”
Per celebrare in maniera partecipata la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che abitualmente cade il 20 novembre di ogni anno, l’UNICEF ha invitato un migliaio di bambini e ragazzi a raccontare il futuro che immaginano per se stessi e per il pianeta in cui vivono, così messo sotto sopra dalla pandemia di COVID-19.
È nato un manifesto, “Future We Want”, che oggi, venerdì 20 novembre 2020, ci sembra molto importante portare in evidenza per affiancarlo come “ospite d’onore” alla mostra foto-bibliografica “BENessere adolescente”. Li unisce un vocabolo, per meglio dire un verbo, un’azione che denota forte volontà: “volere”. In “BENessere adolescente”, il predicato verbale è coniugato alla prima persona singolare e rispecchia il personale desiderio di affermazione nel mondo. Il progetto fotografico “Vorrei” realizzato da Claudia Corrent ha cercato di mettere in evidenza proprio questo desiderio adolescente, ritraendo giovani studenti delle scuole professionali di Bolzano (ne abbiamo parlato in un altro approfondimento).
Nel Manifesto “Future We Want” il verbo è usato nella prima personale plurale suggerendo un’immagine di adolescente partecipante, che si sente appartenere a visioni comunitarie, ad uno scenario di persone che vivono insieme su un pianeta in crisi. Non sono ragazzi “passivi”, ma giovani che stanno lavorando attivamente alla costruzione del sé e che pensano al futuro con ottimismo perché, come loro stessi dicono, vogliono una normalità ma diversa da prima, da prima della pandemia.
Qui si possono trovare tutte le informazioni e gli approfondimenti sul Manifesto: https://www.unicef.it/doc/9974/future-we-want-manifesto-dei-giovanissimi-per-il-post-covid.htm
A questo loro entusiasmo, a questa loro tensione volitiva verso il cambiamento il Sistema bibliotecario trentino vuole associare un libro del tutto particolare e originale: “Acerbo sarai tu” di Silvia Vecchini e con le illustrazioni di Francesco Chiacchio, edito per Topipittori nel 2019. Un libro quasi tascabile, un piccolo ma resistente oggetto, che può trovare posto ovunque ma privilegia le stanze dell’anima e del cuore, “un cuore uccello, un cuore cometa” come si scrive al suo interno.
Le poesie che danno spirito alle pagine trovano corporeità nelle illustrazioni che disorientano con intenzione, che portano altrove inaspettatamente, che propongono un mondo fuori dagli stereotipi e vero più del vero. Immagini reali seppur assonanti a tutte quelle avanguardie artistiche di primo Novecento: cubismo, espressionismo, astrattismo. La matrice espressiva è quella, ma lo stile è vividamente contemporaneo, tanto che il lettore è prontamente immerso in quelle visioni.
“Acerbo sarai tu” è un albo illustrato ma anche un caleidoscopio di colori perché variopinti sono gli aspetti della crescita che mette in risalto, in modo schietto, trasparente e chiaro. Ci sono l’amore nelle sue tante manifestazioni, la noia, il disorientamento rispetto al mondo, la ricerca di sé, la vicinanza o lontananza con i propri genitori, la solitudine, la musica, l’empatia (occasionale) con il mondo. Aleggiano insomma in questi piccoli componimenti tutti i “lavori in corso” che coinvolgono i preadolescenti e gli adolescenti durante un arco di tempo lungo e largo che abbraccia emozioni, sensazioni, comportamenti, atteggiamenti, modi di fare prima ancora che di essere.
“Acerbo sarai tu” si rivolge a tutti coloro che pensano di conoscere l’adolescenza solo perché l’hanno già vissuta: ma questa fase della vita è
“un’etichetta
una parola un verbo
ma per cortesia
non acerbo
acerbo sarai tu
talmente aspro
immangiabile da non volerne più
e poi chi ha detto che devo
piacere a te?
Io di certo no
a me va bene il sapore che ho.”
(prima poesia d’apertura dell’albo)
20/11/2020