RADICI NEGATE
Un gorilla, due oranghi, ...
Nel progetto Neglected Roots inserito nella mostra Radici negate. Il senso delle foreste, la fotografa Laura Frasca decide di usare il bianco e nero sia che si tratti di paesaggi che di ritratti. E i ritratti riguardano ugualmente gli uomini quanto gli animali e nello specifico quegli speciali primati che vivono sugli alberi e che oggi ci appaiono così distanti. Colti nei loro gesti quotidiani, mentre fissano diritti in camera senza timore, o si abbracciano tra loro con atti di dolcezza da ‘sembrare umani’, le immagini riflettono le nostre origini: chi siamo stati e chi siamo ora, a che punto ci troviamo?
La delicatezza argentea delle sfumature tra bianco e nero invita l’occhio dell’osservatore a guardare, quasi sbirciare in quel mondo che era anche nostro e che oggi sentiamo così lontano da non tenerlo più in giusta considerazione.
Neglected Roots è un progetto fotografico che attraversa antropologicamente il nostro passato genetico, per questo è naturale avvicinarci Un gorilla. Il libro per contare dell’autore britannico Anthony Browne edito nel 2014 da Kalandraka. Un testo sull’origine dell’umanità. Certo si gioca a contare ma quelli che si sommano non sono esseri viventi colti a caso dal mondo naturale: sono i primati dai quali l’uomo deriva e di conseguenza il contare diventare davvero una somma, una somma di cambiamenti biologici.
L’albo illustrato può essere annoverato tra quelli di divulgazione scientifica nel settore dell’antropologia, dell’etologia e della zoologia. Non certo argomenti che in linea generale il pubblico associa all’albo, ma Anthony Browne dimostra a tutti cosa si può fare quando si hanno le idee chiare: un concetto, un disegno potente che entra nella retina, un ritmo che attraversa le pagine e al momento più bello si interrompe per annunciare con un messaggio universale: Tutti primati. Tutti una famiglia. Tutti la mia famiglia …
Ebbene sì, nessun trattato scientifico potrebbe essere più potente di queste poche pagine illustrate: la sintesi espressiva, data da un testo scarno ma efficace e da assonanze coloristiche che accolgono lo sguardo, è magistrale. E lo sfondo bianco enfatizza il messaggio.
Sguardi e comportamenti presenti nelle illustrazioni di Anthony Browne e nelle fotografie di Laura Frasca sono così assonanti che si comprende la presa diretta dal reale da parte di entrambi. I due artisti hanno messo l’accento su quel filo trasparente che corre tra chi è osservato e chi guarda: i primati puntano gli occhi verso il lettore e lo sfidano a guardarli diritti nelle pupille: fissa bene chi siamo, scruta bene da dove abbiamo origine! Il genere del ritratto attraversa tutte e due le operazioni artistiche per enunciare che si sta parlando di individui, specifici soggetti che vivono sul pianeta Terra e che condividono particolari caratteri genetici. Ecco che allora il ritratto dello stesso Anthony Browne, alla fine dell’albo, colpisce nel segno: ci sono anch’io nella linea dell’evoluzione, così come tutti coloro che leggono questo testo. E tutti quei puntini colorati che riempiono i risguardi diventano le tante figure, diverse e uguali tra loro, che vivono sulla Terra.
Un gorilla. Il libro per contare è un albo delicato che porta nel mondo della scienza, dell’antropologia, della conoscenza senza che il lettore se ne accorga: scosta l’aspetto disciplinare dal suo campo specifico per porlo nel più generale ambito della cultura e suggerire, discretamente ma incisivamente, che tutto è connesso. Volente o nolente ogni particella di questo universo ha un’origine, ha una rete infinita di legami che più conosciamo più abbiamo l’opportunità di capire.
21/05/2021