illustriAMO
straLUNATI di professione
Sei persone, di differente età, si muovono (anzi una bambina è immobile) dentro a uno spazio indefinito: uno sfondo bidimensionale e non omogeneo, dai toni lilla e ocra, è l’ambiente che abitano le sei figure. Su tutte domina un mostro gentile, seduto a cavalcioni su una gonfia nuvola azzurrognola. Il ridente personaggio tiene in mano una canna da pesca. Ma non trova pesci nel suo mare: il mare diventa cielo e il pescato è una mezzaluna che viene mostrata più che raccolta. È come se la Luna dovesse sorvegliare o vegliare sulla folla sottostante, che non ha occhi che per ciò che legge. In effetti, tutti sembrano ‘fuori dalle consuetudini’, quasi ‘stralunati’: passeggiano leggendo, camminano senza guardare il paesaggio circostante, che in effetti non esiste. Tutto quello di cui hanno bisogno sembra essere racchiuso nel testo che tengono aderente al viso. I libri, dai tanti colori, aderiscono così bene ad ogni figura che si nota perfino il loro naso e la loro bocca, sorridente, soddisfatta: libro giusto al momento giusto!
È un’immersione totale nella lettura. Ninamasina con il suo tocco, manuale e digitale, ha dipinto come corpo e mente entrano in un dialogo così intimo che non è più evidente un confine tra narrazione e vita. Persone di ogni età trovano nel “loro libro” una strada da percorrere, un mondo da abitare: c’è chi cammina, chi corre, chi si arresta, chi guarda in alto, chi in basso. C’è la molteplicità e la varietà della lettura e dei lettori. Se la lettura sa compiere una cosa è quella di sapersi rivolgere a tutti, nelle sue variegate espressioni lessicali, tematiche, stilistiche, grafiche. La difficoltà è nel trovare quella propria e specifica narrazione, quel tracciato nel quale si riesce a perdersi e ritrovarsi. Ed è qui che emerge la figura del/la bibliotecario/a, nella sua capacità, non solo tecnica, di ascoltare le persone e offrire loro percorsi di lettura appropriati, tangenti ai bisogni o alle aspettative per le quali si oltrepassa la porta di una biblioteca.
Ninamasina, illustratrice milanese, ha dedicato questa tavola alla professionalità dei bibliotecari capaci con la loro volontà di ascolto e osservazione di proporre un variegato mondo di narrazioni alle loro comunità. I toni utilizzati dall’artista sono delicati e si muovono dolcemente tra una gradazione e l’altra quasi a suggerire che il professionista della promozione del libro debba essere ‘delicato’ nei consigli, ‘gentile’ nelle proposte, non invadente ma capace di prestare cura attenta ai desideri e ai bisogni dei suoi pubblici. Che forse il bibliotecario possa essere quel ‘mostro gentile’ dalle capacità prodigiose quasi magiche di illuminare la mente dei lettori anche con luce fioca di una mezzaluna.
Nella prospettiva lunare del vocabolo “stralunati”, che dà il titolo alla tavola, la lettura e la sua diretta azione di promozione diventano occasioni per “disorientare”, occasioni per volgere lo sguardo e la mente a punti di vista inusuali, inconsueti, fuori dall’ordinario, nei quali trovarsi a proprio agio. È un livello quasi onirico, in strettissimo dialogo con il mondo dei sensi, delle sensazioni e delle emozioni, quello raffigurato da Ninamasina nel quale tutto sembra realistico ma gli ingranaggi fra le cose e le persone non sono ‘di questo pianeta’. Che la lettura sia quel percorso che porta fuori da sé per ritornare poi con maggiore consapevolezza, coscienza, sapienza di chi si è?
05/03/2021