(im)probabili assonanze #11

Sergio Zanni e Materiali di scARTO

I signori Rossi con i loro viaggi e l’alternarsi degli elementi naturali e degli accadimenti sono i protagonisti dell’(im)possibile assonanza n. 11.

Sergio Zanni muove la sua macchinina in un cielo dalle nuvole di cotone. Due volti, un uomo con cappello e una donna dai biondi capelli, viaggiano sereni. Anzi, sembra quasi che volino, vista l’assenza di terra in vista. La coppia sembra fatta di vetro, le nuvole sono dentro/dietro di loro quasi come se si fossero immedesimati in quel cielo turchese. L’uomo e la donna appaiono sulla stessa automobile, uno accanto all’altro, ma potrebbero anche muoversi in parallelo, ciascuno secondo un proprio tragitto.

Ecco allora l’assonanza con “IncontriDISINCONTRI” di Jimmy Liao per Terredimezzo (2017) che ti agguanta già dalla prima pagina con una poesia di Wislawa Szymborska: “Sono entrambi convinti che un sentimento improvviso li unì. È bella tale certezza ma l’incertezza è più bella”.

L’incertezza è il fil rouge dell’albo illustrato: speri continuamente che i due protagonisti si incontrino prima o poi e quando succede, qualcosa va storto e le loro vite, forse, rimarranno parallele.

L’illustratore di Taipei, Jimmy Liao, è un poeta dell’immagine: le sue opere sono così sinteticamente ricche, che fanno dell’essenzialità una forza espressiva per poi immergere il lettore in pagine ricche di colori e particolari. “IncontriDISINCONTRI” parla delle nostre vite, di quelle strane occasioni perdute, il cui sapore amaro contribuisce a formarci, a farci prendere una strada piuttosto che un’altra.

La macchina dei signori Rossi sembra l’emblema di questi “avvicinamenti e allontanamenti”: a volte stiamo accanto a qualcuno ma con la mente stiamo percorrendo da soli la nostra strada; altre volte, siamo così in assonanza con gli altri da riuscire a condividerne un’atmosfera e diventare un tutt’uno. Incontri e disincontri! Dove siamo oggi? Con chi siamo?

Sul filo delle alternanze, l’opera del colletivo Materiali di scARTO viaggia nei contrasti: buio-luce, bianco-nero, dubbio-certezza, notte-giorno, fare-non fare, opaco-lucido. Alternanze! Naturali e personali, che portano il nostro corpo a muoversi anche se stiamo fermi. Il mondo intorno a noi gira, volente o nolente. Possiamo esserne trascinati o incominciare a condurre. Vedere il nero e non scoprire il bianco oppure essere abbagliati dalla luce e dimenticare il buio. Sta a noi! Da che lato stai, oggi?

Alternanze: questa è la chiave di lettura anche del nuovo albo illustrato. “Stagioni” di BlexBolex, all’anagrafe Bernard Granger, per Orecchioacerbo (2010). Il libro attraversa il mondo proponendo agli occhi dei bambini doppie pagine di estrema bellezza visiva con il ritratto di quattro stagioni per quattro lunghi anni. Sotto ai loro occhi è proposto un universo variopinto: c’è un grappolo d’uva, una primavera, una noce, un disgelo, un torrente ma anche un’ebbrezza, una sete, un piacere, una fuga. È l’articolo indeterminativo “il” protagonista della narrazione per lasciare a noi lettori la determinazione vera e personale delle cose e degli avvenimenti. Poche parole, che con l’andare delle pagine diventano sempre più incisive, andando a colpire in profondità la nostra sensibilità.

Sono pagine, quelle realizzate da BlexBolex, che potrebbero diventare gli sfondi del vagabondare delle macchinine di Materiali di scARTO, alternando buio e luce, bianco e nero, fuori e dento (di noi) …

parte di: ipensieriinviaggio

29/09/2020