Genoma Umano. Quello che ci rende unici

Perché le persone sono tutte diverse? Da dove provengono i talenti? Perché c'è chi invecchia meglio: scopriamolo al Muse

[ @Matteo De Stefano]

"Una mostra che nasce dall'idea di affrontare un tema apparentemente complesso e abbastanza sconosciuto, di cui ci sembrava il momento adatto per parlare".

E' Patrizia Famà - curatrice dell'iniziativa - a raccontare presupposti e contenuti di "Genoma umano. Quello che ci rende unici", la mostra che per l'intero anno sarà visitabile al Muse di Trento, permettendo di partecipare a un viaggio tra le nuove sfide offerte dalla genomica - una scienza in continua evoluzione che non manca di suscitare interrogativi e dubbi anche sul piano etico - con un focus su opportunità e rischi originati dall'applicazione delle nuove conoscenze ad ambiti particolarmente sensibili, quali la salute.  

"Un'esposizione che non vuole dare solo risposte o informazioni sui traguardi raggiunti dalla scienza, ma mettere il visitatore al centro, fondando la sua ragione d'essere su alcune domande quali: perché siamo diversi? Perchè qualcuno vive tanto a lungo? Ci sono basi genetiche che influiscono su caratteristiche quali i talenti? - riprende Famà -.

Il visitatore si trova in un percorso non lineare che partendo dal recente progetto del genoma umano, che ha raggiunto la completa lettura del codice della vita, cerca di affrontare temi cruciali del contemporaneo non in forma didattica ma esperienziale attraverso una serie di supporti interattivi.

Al centro ci sono sei storie di gente comune che si possono ascoltare e riguardano 'la diversità' di chi che è cosciente di portare delle predisposizioni. Ci si  interroga se tali differenze siano tutte dettate dal Dna o se anche gli stili di vita, i fattori ambientali e tutto quanto rientra nell'epigenetica incidano. Si parlerà, ad esempio, del business connesso ai test genetici online, ma anche l'arte offre la sua visione sull'argomento con un'installazione di Claud Hesse, artista visiva specializzata sui temi del dna e del genoma, che farà riflettere sul rapporto tra componente biologica, 'stili di vita' e benessere sottolineando come alcune esperienze vissute possano incidere sull'espressione dei geni, in forma anche ereditabile.  

Il genoma sarà quindi preso in considerazione dal punto di vista degli studi legati alla volontà di trasformare e riscrivere il dna, con uno spazio dedicato alle sfide della tecnica in questo campo. Si tratta di tecniche sempre più velocemente affinate, e in mostra è presente in tal senso uno spazio adibito a laboratorio. L'obiettivo è di far passare in modo interattivo una serie di messaggi, affidando la conclusione dell'analisi a una sezione dedicata ai media e al dibattito pubblico" - conclude la curatrice.

In particolare, sono quattro gli ambiti di indagine dell'iniziativa: il sequenziamento completo del genoma umano; l'attuale conoscenza dei suoi elementi e caratteristiche; le mutazioni genetiche che stanno alla base delle differenze tra individui e altri cambiamenti che influenzano il nostro fenotipo; le tecniche di ricerca d'avanguardia per la salute umana.

Le tematiche proposte riguardano quindi lo stato delle conoscenze sulla genomica, le predisposizioni a talenti e malattie, le possibilità di curarsi con terapie mirate e personalizzate. L'allestimento - opera dell'Architetto Lorenzo Greppi - è frutto di un lavoro di curatela scientifica da parte del MUSE, con la consulenza di un Comitato Scientifico nazionale composto di ricercatori ed esperti. Qui particolare spazio trovano modalità di mediazione scientifica immersive, con video e multi-proiezioni di grande impatto scenico. 


26/02/2018

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