Venti anni che hanno cambiato il mondo

Religion Today Filmfestival: la complessità del presente in 41 film da 28 Paesi

"E perché i poeti [wozu Dichter] nel tempo della povertà?", chiede l'elegia di Hölderlin Pane e vino. Oggi comprendiamo a stento la domanda. Come potremo intendere la risposta che Hölderlin dà? [...]Con la venuta e il sacrificio di Cristo ha avuto inizio, secondo la concezione storica di Hölderlin, la fine del giorno degli Dei. È caduta la sera. Da quando i "tre che sono uno": Ercole, Dioniso e Cristo, hanno lasciato il mondo, la sera del tempo mondano va verso la flotte. La notte del mondo distende le sue tenebre. Ormai l'epoca è caratterizzata dall'assenza di Dio, dalla "mancanza di Dio". (da Sentieri interrotti, Martin Heidegger)

Con la riflessione di Heidegger sulla "mancanza di Dio" nel contemporaneo ci avviciniamo alla prospettiva di “Venti anni che hanno cambiato il mondo”, il titolo scelto per festeggiare la ricorrenza della 20esima edizione di Religion Today Filmfestival. Un motto che intende assegnare ai vent’anni trascorsi un ruolo attivo, ma anche una frase che si apre a una lettura polisemica: vent’anni che hanno cambiato il mondo o il mondo che durante il periodo considerato ha cambiato il senso del tempo?

Negli ultimi due decenni il ruolo della religione, meglio, la contaminazione tra le diverse religioni ha raggiunto livelli mai visti prima, e comunque impensabili quando Heidegger pubblicava il suo saggio. Le ragioni di questo processo sono sotto gli occhi di tutti, e mai come ora si prestano a una lettura che spesso i media offrono a un livello superficiale, puntando spesso l’attenzione sugli effetti e non sulla complessità del fenomeno. Perché nella religione spesso si incontrano i valori fondanti della persona, quelli che la tengono stretta alle sue radici sociali e culturali, dando un senso al suo essere e al suo agire.

In questa prospettiva, il film si pone come un medium privilegiato per cogliere la complessità del presente, senza perdere di vista da un lato la storia, dall'altro le prospettive che si aprono sul futuro. Lo spirito è dunque quello di guardare alla contaminazione come ad un arricchimento.

In tal senso, il ventesimo “compleanno” di Religion Today, in scena in Trentino tra il 13 e il 22 ottobre prossimi, dà ampio spazio al cinema – con la proposta mai così varia dei 41 film in concorso, tutti commentati in sala, e una selezione dei migliori film di questo ventennio – ma non solo: due saranno gli spettacoli dal vivo e numerosi i momenti di approfondimento per un’edizione che moltiplica i contatti e le presenze internazionali, con una conferenza dei direttori di festival di cinema spirituale e una tavola rotonda che mette in rete il Trentino e la Catalogna.

LE GIURIE DEL CONCORSO CINEMATOGRAFICO

Al concorso cinematografico, cuore della proposta del Festival, parteciperanno 41 film da 28 paesi del mondo, selezionati tra oltre 420 iscrizioni.

In aggiunta ai premi che saranno assegnati dalla Giuria Internazionale, dalla Giuria SIGNIS (Associazione Cattolica Mondiale per la Comunicazione), dalla Giuria del coordinamento dei Filmfestival trentini CinemAMoRe e dalla Giuria interreligiosa di Arco, tra tutti i film ammessi al concorso saranno assegnati il premio "Nello spirito della pace" a cura del Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani, il premio "Migrazioni e convivenza" espresso da Cinformi - Centro informativo per l'immigrazione della Provincia autonoma di Trento e il premio “Nuovi sguardi” della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale della Università Pontificia Salesiana; novità dell’edizione è inoltre il premio specializzato assegnato da una giuria espressa dal Conservatorio F.A. Bonporti di Trento.

LA GIURIA INTERNAZIONALE

Benjamin FREIDENBERG

Regista e studioso, diplomato presso la Sam Spiegel Film & Television School di Gerusalemme e il dipartimento di linguistica della Hebrew University di Gerusalemme. È programmer per il Jerusalem Filmfestival e consulente dell'Hamburg Filmfestival; membro della Israel Film Academy, è attivo nei progetti di conservazione dei film presso l'Israel Film Archive della Cineteca di Gerusalemme e la Judaica Division Images Collections della Università di Harvard.

Goran RADOVANOVIC

Diplomato in storia dell'arte all'Università di Filosofia di Belgrado, ha lavorato come sceneggiatore e regista di film a soggetto e documentari. E' membro della European Film Academy di Berlino e Film Artists Association di Serbia. Vincitore di molti premi come regista, è anche attivo nell'insegnamento in numerose istituzioni (EICTV di San Antonio de los Banos, Cuba, VGIK a Mosca, Oberlin College in Ohio - USA, ESAP in Portogallo, DFFB a Berlino); tiene lezioni e workshop in numerosi Filmfestival.

Bernadette SCHRAMM

Diplomata presso l'Univesristà di Cambridge, ha lavorato come consulente alla gestione aziendale fra Londra, Parigi e Berlino. Negli ultimi due anni ha coordinato il programma “Refugee Voices in Film” al Festival di Cannes con l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati; è stata relatrice e membro di giuria in numerosi Filmfestival internazionali. È stata direttrice ed è oggi consulente strategico del Watersprite: Cambridge International Student Filmfestival.

Antonio URRATA

Laureato in Comunicazione alla LUMSA di Roma, e prima in Giurisprudenza, ha conseguito anche un MBA alla Mib School of Management di Trieste. Attualmente è Responsabile Marketing della SIAE. Già direttore generale della Fondazione Ente dello Spettacolo (FEdS) e del Tertio Millennio Film Fest, ha partecipato a progetti di cooperazione internazionale nel settore cinema e audiovisivo insieme alla Direzione Generale Cinema MiBACT e ad altre realtà del settore. Dal 2009 è delegato europeo di SIGNIS per il cinema, e ha preso parte come giurato a numerosi film festival internazionali. E’ Analista per la sezione Cinema del programma Ibermedia.

Ahmed Muztaba ZAMAL

Attivista della Film Society, presidente della Rainbow Film Society (tra le principali case cinematogr, è direttore e fondatore del Dhaka International Filmfestival, nato nel 1992 come primo festival cinematografico a carattere privato del Bangladesh. Nel 1994 ha fondato la sezione nazionale di FIPRESCI ed è stato eletto segretario generale dell'Associazione internazionale dei critici cinematografici del Bangladesh (IFCAB); dirige la rivista Celluloid.


28/09/2017

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