Do garofani rossi
Associazione teatrale alense APS

Personaggi e interpreti
don Domenico Mercante – Giuseppe Libera
Leonhard Dallasega – Giulio Pooli
Partigiano – Ivan Pedrollo
Partigiana – Francesca Fedrigo
Tenente – Angelo Bancaro
Capitano – Paolo Corsi
Fascista – Antonio Dell’Aquila
Partigiano anziano – Giovanni Garau
Nipote – Angela Vicentini
Luci e audio
Marco Pozza – Paolo Mattei
Scenografia e costumi
Associazione Teatrale Alense
Regia
Paolo Corsi
Aprile 1945, la Seconda guerra mondiale volge al termine e le truppe tedesche sono in ritirata. A Giazza, piccola frazione montana della provincia di Verona, l’ufficiale a capo del distaccamento tedesco cerca un accordo con i partigiani, per una ritirata senza incidenti. Don Domenico Mercante, parroco del paesino, viene identificato come il giusto interlocutore per intavolare l’intesa.
In un primo momento la mediazione del prete sembra dare frutti, ma la situazione precipita al sopraggiungere di un plotone di paracadutisti delle Waffen-SS, incalzati da un’altra brigata partigiana salita dalla pianura. Si verificano scontri a fuoco che mandano all’aria gli accordi.
Don Mercante viene preso in ostaggio per garantire ai soldati tedeschi una ritirata senza incidenti. Dopo una lunga marcia a piedi attraverso Passo Pertica e la Valle dei Ronchi, i soldati con don Mercante giungono ad Ala, dove decidono di liberarsi dell’ostaggio, fucilandolo in località Ceré.
Nel plotone di esecuzione c’è anche il soldato delle SS Leonhard Dallasega, originario di Proves, in val di Non, che in quanto cristiano e cattolico si rifiuta di sparare sul prete. Per questo suo gesto di insubordinazione viene a sua volta giustiziato sul posto e spogliato di ogni elemento identificativo.
A distanza di molti anni e dopo le minuziose ricerche che nel frattempo hanno consentito di dare un nome all’ignoto soldato tedesco, un vecchio partigiano, testimone diretto di quei fatti, rende il giusto omaggio a due uomini “testimoni in comune olocausto del trionfo delle leggi divine sulla barbarie della guerra”.
Il fatto, realmente accaduto, viene riproposto dall’Associazione Teatrale Alense in una trasposizione teatrale scritta da Roberto Caprara e già rappresentata negli anni ’90, qui aggiornata e diretta da Paolo Corsi. Con gli scenari di guerra di nuovo alle porte della nostra Europa, il tema della barbarie della guerra e della sua inutilità torna ad essere drammaticamente attuale.
Spettacolo fuori abbonamento | Ingresso gratuito
APERTURA BIGLIETTERIA TEATRO G. SARTORI
Nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’evento.
INFO:
COMUNE DI ALA
Servizio Attività Culturali Sport e Turismo
0464 674068 – cultura@comune.ala.tn.it
organizzazione: Servizio attività culturali del comune di Ala con il supporto del Coordinamento Teatrale Trentino