Dona Juana

Musical

Festival Internazionale Wolfgang Amadeus Mozart 2006

"Dona Juana"
Musical
Realizzazione degli studenti del liceo "Rosmini" di Rovereto

Dopo il successo di Haribò, Mozart!, il teen-musical portato in scena nel corso della passata edizione del festival, gli studenti del Liceo "A. Rosmini" ci riprovano. Con la novità assoluta dello spettacolo di questa sera, Dona Juana, confermeranno la loro aspirazione ad accorciare una distanza. Quale? Quella che separa il disprezzo nutrito dagli ambienti accademici nei confronti della fragorosa ingenuità con cui si esprime, in parole e in musica, la babele della quotidianità giovanile dall’insofferenza del mondo degli adolescenti per l’odore di stantio che promana dal passatismo un po’ necrofilo di chi non sappia godere di suggestioni estetiche che non siano vecchie di almeno duecentocinquant’anni.
Dona Juana è un’operetta rock, nel senso letterale di "spettacolo semiserio di recitazione, canto e stacchi strumentali di genere rock", ma è anche un’operette-tarock nel senso di "piccola opera taroccata", per dirla alla maniera dei teenagers: "taroccata" in quanto contraffatta. Si tratta infatti di una parodia del Don Giovanni di Da Ponte e Mozart costruita a partire da una trasposizione al femminile dell’arcinota parabola moralistico-letteraria, di derivazione controriformista, che mette alla berlina il paradigma dell’incorreggibile sciupafemmine destinato a finire male a causa della propria incontinenza erotica. La base su cui è stato ricostruito il testo è il libretto in versi del più noto e amato fra i drammi giocosi trasmessi alla posterità dalla musica del Settecento; libretto scrupolosamente rispettato nella sua articolazione in atti e scene. I personaggi, ricreati in modo tale da rendere plausibile l’ambientazione della vicenda in un presente provinciale-urbanizzato rispetto alla cornice aristocratico-rurale dell’originale, sono il risultato di un "capovolgimento sessuale" delle figure portate in scena a Praga, nel 1787, dalla memorabile partitura del Salisburghese. Così, la coppia di amorosi Donna Anna e Don Ottavio diventa la coppia Arturo e Ottavia (nella quale, il soggetto di cui viene messa a rischio l’illibatezza è ovviamente il "cocco di mamma" Arturo), il Commendatore, padre di Donna Anna, si ricicla nella signora Arcibalda, madre di Arturo, l’isterica Donna Elvira rinasce nei panni di Elvio, dandy del tutto incapace di scendere a patti con l’irreversibilità del proprio destino di amante "scaricato", l’abbinata campagnola di Zerlina e Masetto acquista nuovi connotati in Zerbino, benzinaio prossimo alle nozze con la semplice Tommasetta, i cui amici Ugo e Doris si assumono il compito di condensare nei propri ruoli l’elemento di sfondo del coro popolaresco che accompagna in scena, nell’originale mozartiano, i due fidanzati contadini. E in che cosa potrà mai trasformarsi Don Giovanni, il "libertino estremamente licenzioso" di Da Ponte, se non nel personaggio di Dona Juana, giovane libertina insaziabile collezionista di avventure d’amore? Quanto al buon vecchio Leporello, il servo di Don Giovanni, altra strada non si sarebbe potuta percorrere, volendo attualizzare la vicenda, se non quella di farne una colf extracomunitaria, precisamente bielorussa (in omaggio al biondo crine della nostra brava interprete), battezzata con il nome di Liudmila.

Informazioni sulla prevendita

Prevendita presso tutte le Casse Rurali del Trentino


organizzazione: Festival Internazionale W.A. Mozart a Rovereto

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