Le collezioni dell'ex Museo coloniale di Roma al Museo delle Civiltà: rileggere, reinterpretare, decolonizzare patrimoni contestati
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Il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto propone un ciclo di appuntamenti per introdurre il tema della decolonizzazione del patrimonio, sia nello studio che nella narrazione di vicende storiche complesse che hanno bisogno di nuove chiavi di ricerca e di interpretazione.
Gli oggetti, le immagini e i documenti che raccontano le vicende coloniali costituiscono un patrimonio complesso che necessita di strumenti e metodi di ricerca adeguati. Su questi si stanno interrogando studiosi e ricercatori che partecipano al dibattito sulla gestione del patrimonio coloniale nei musei e sulla decolonizzazione culturale. Si tratta di temi molto discussi in ambito museografico internazionale, meno nella società civile italiana.
Per questo il Museo di Rovereto ha in programma tre incontri online che nel corso del mese di febbraio coinvolgeranno diversi esperti su queste tematiche.
A chiudere il ciclo, oggi, saranno Gaia Delpino e Rosa Anna Di Lella del Museo delle Civiltà di Roma. Partendo dalla trasformazione dell’ex Museo Coloniale nell’attuale Museo delle Civiltà, racconteranno cosa significa rileggere, reinterpretare, decolonizzare patrimoni contestati, adottando pratiche postcoloniali, decoloniali e anticoloniali. Questi metodi puntano a svelare le modalità di acquisizione e a riscrivere la storia delle collezioni, attraverso il coinvolgimento di nativi o discendenti dalle comunità connesse ai luoghi di provenienza delle collezioni.
L'iniziativa promossa dal Museo di Rovereto si inserisce all'interno di un processo di ripensamento del Museo stesso rispetto al proprio approccio ai beni relativi all’esperienza coloniale italiana, che porterà tra qualche anno all’allestimento di una sala permanente dedicata a queste tematiche. Una tappa intermedia di questo processo è la mostra temporanea che verrà inaugurata a Rovereto il prossimo 23 maggio e che metterà a confronto le diverse narrazioni che gli oggetti delle collezioni coloniali possono evocare. La mostra fa parte di una più ampia serie di iniziative culturali che saranno realizzate dal Museo per l’Anno dei Musei dell’Euregio 2025.
Gli appuntamenti si svolgono in modalità online per permettere la più ampia partecipazione. Al termine degli interventi è previsto uno spazio di confronto.
Per iscriversi e ricevere il link è sufficiente scrivere a didattica@museodellaguerra.it.
La partecipazione è valida come formazione per i docenti.
Maggiori informazioni su www.museodellaguerra.it