Una sorta di festival permanente

Incontri e convegni , Presentazione libro

Da giovedì 23 a venerdì 31 maggio, la libreria Arcadia organizza nei suoi locali di Via Fratelli Fontana, 16, una sorta di festival permanente: otto incontri con protagonisti ospiti del mondo della letteratura, della saggistica e della gastronomia, alcuni presenti all'ultimo Salone Internazionale del Libro di Torino appena concluso.
Una manifestazione che pone ancora una volta la libreria di Rovereto alla ribalta della scena editoriale e culturale italiana, senza alcuna forma di finanziamento pubblico o privato alle spalle, nessun socio occulto, solo la forza dell'entusiasmo e delle idee.

GIOVEDI' 23, alle 19.00, sarà il filosofo PAOLO PECERE a presentare il suo 'Sette sentieri per la Terra', appena pubblicato da Sellerio: un viaggio nella storia del pensiero, nel passato e nel futuro del pianeta, nei territori dove l’uomo incontra ciò che non è umano e si appresta a un dialogo; un pianeta di cui bisogna scrivere il futuro: negli ultimi
anni è stato riconosciuto l’impatto distruttivo della civiltà umana sulla natura, reso evidente da catastrofi climatiche, estinzioni di intere specie animali, desertificazione e scomparsa di paesaggi. Eppure, questa consapevolezza non produce alcun reale cambiamento nei nostri modi di vivere, nelle soluzioni adottate dalle società industriali per
evitare la calamità. Al tempo stesso, assistiamo al diffondersi di un amore appassionato e di una profonda nostalgia per la natura incontaminata, rifugio dall’assordante disarmonia del mondo. È sicuramente un sentimento genuino, ma del tutto inadeguato a proteggere la nostra casa comune.

VENERDI' 24, sempre alle 19.00, la sociologa urbana IRENE RANALDI presenta 'Gentrification tra Roma e New York': comparando quanto accaduto nei quartieri di Testaccio e Astoria, l'autrice racconta uno dei fenomeni più inquietanti e fraintesi degli ultimi decenni; la chiusura dei negozi di prossimità, il dilagare degli esercizi di catena, la turisticizzazione spinta dei centri storici, la eccessiva presenza di AirB&B nei palazzi. Il suo libro rappresenta uno dei libri fondamentali
per comprendere la gentrificazione e limitarne i danni.

SABATO 25, ancora alle 19.00, PAOLO MORANDO E MASSIMO PISA presentano 'Il bombarolo' edito da Feltrinelli: i due autori ricostruiscono da par loro un altro episodio oscuro della nostra storia. Milano, 17 maggio 1973, via Fatebenefratelli. In Questura si commemora il primo anniversario dell’uccisione del commissario Luigi Calabresi. Al termine della cerimonia, lo scoppio di una bomba a mano provoca quattro morti e cinquantadue feriti. L’attentatore, Gianfranco Bertoli, viene arrestato in flagranza e si dichiara anarchico. Ma è davvero così? Si scoprono presto i suoi legami con l’estrema destra eversiva veneta, la sua oscura permanenza in un kibbutz israeliano e il misterioso passaggio a Marsiglia prima di arrivare a Milano. Prima ancora, Bertoli era stato informatore del Sid, criminale comune e in contatto con anarchici veneziani e milanesi, che ne avevano favorito la latitanza.
Qual era il fine dell’attentato? Punire il ministro dell’Interno Mariano Rumor per non aver proclamato lo stato d’emergenza atteso dai neofascisti dopo la strage di piazza Fontana? Rilanciare la pista anarchica con un attentato plateale contro la memoria di Calabresi e per vendicare l’onore di Giuseppe Pinelli? Furono Ordine Nuovo e la Rosa dei
Venti ad armare il colpevole affinché spianasse la strada a un colpo di Stato? Oppure la soluzione del giallo era la più semplice, come rivendicato negli anni dal “bombarolo”, che dal carcere continuò a produrre scritti libertari?

LUNEDI' 27, alle 19.00, TOMMASO MELILLI, notissimo chef e opinionista gastronomico ( sua la rubrica settimanale sul Venerdì di Repubblica ) racconta cosa accade e come funzionano quei luoghi inaccessibili ai più che sono le cucine dei ristoranti che ci piace osservare sugli schermi in decine di programmi tv o dietro ai vetri delle sempre più numerose
cucine a vista. E ci permette di capire come la bellezza profonda del suo mestiere risieda nell’incontro quotidiano fra cuochi e camerieri da una parte, e un insieme di sconosciuti affamati dall’altra. Incontro che una cucina aperta può rendere ancora più prezioso e sincero. Il suo libro è così il diario intimo e il quaderno di lavoro quotidiano, tra
Milano e Parigi, di un giovane chef che alterna racconti di cose cucinate e avventure di persone che mangiano. Fra gusti e disgusti di un’infanzia intransigente, serate che non finiscono mai in bistrot sorprendenti, scoperte di altre culture e altre tradizioni culinarie, Melilli ci restituisce l’atmosfera di un mondo saporito e vitale dove, tra un piatto e l’altro, ogni giorno si incrociano mille storie.

MARTEDI' 28, alle 19.00 ILARIA GASPARI, autrice italiana laureata in filosofia alla Normale di Pisa e conosciuta per 'Lezioni di felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita', presenta 'La reputazione', appena pubblicato da Guanda, un romanzo ambientato nella Roma degli anni Ottanta, in cui la boutique Joséphine è un angolo di Parigi nel cuore dei Parioli; gli affari vanno a gonfie vele grazie al fiuto della proprietaria, Marie-France, che accoglie le clienti con il
suo seducente accento francese. Il suo entusiasmo contagia l'indecifrabile socio Giosuè e le tre ragazze che lavorano per lei, ansiose di conquistarsi libertà e indipendenza. Tra loro Barbara, eterna laureanda in filosofia arrivata in negozio per caso, pronta a lasciare che Marie-France le insegni a vivere. Imparerà da lei che la moda è tutt'altro che una faccenda frivola: è un rito, un gergo, un sogno, un segreto… Per chi come Marie-France ne ha fatto una missione, è un
antidoto al dolore, all'angoscia di scomparire, ai cambiamenti che il tempo infligge. Tutto procede per il meglio, finché Marie-France non ha un'idea che si rivelerà catastrofica: aprire una linea per adolescenti.
Giorno dopo giorno, la superficie della serenità apparente comincia a incrinarsi. Compaiono strani messaggi in codice, minacce, e intorno alla boutique si diffonde una calunnia infamante che non risparmia nessuno.
Le voci serpeggiano e nel quartiere cresce l'ostilità verso Marie-France e i suoi. Una ragazzina scompare: c'è una relazione con quel che si dice in giro? Con una prosa capace al tempo stesso di profondità e leggerezza, Ilaria Gaspari indaga sul rapporto tra apparenza e identità, sul peso della maldicenza e sulla difficile conquista della maturità.
Cosa succede quando la diffidenza inquina lo sguardo, quando i confini fra le colpe e i pettegolezzi si fanno labili, quando fidarsi significa rischiare? Barbara non è pronta a scoprirlo, forse non è pronta a diventare adulta, eppure non avrà scelta.

Sempre MARTEDi' 28, alle 20.30, JIM LEWIS presenta 'Fantasmi di New York', ambientato in un tempo volutamente imprecisato fra gli anni Ottanta e il XXI secolo, animato da una scrittura vivida ed empatica che danza fra passato e futuro, una originalissima sinfonia letteraria che ha rivelato al pubblico italiano il «raro talento» dell'autore
americano. Cos’è una metropoli se non un costante incrociarsi di destini? In questo romanzo Jim Lewis racconta le vicende, sottilmente intrecciate fra loro, di una fotografa tornata in città dopo dieci anni di assenza, un mercante d’arte finito sul lastrico per amore, un cantante di strada dalla voce miracolosa, uno studente africano di relazioni internazionali dal passato familiare burrascoso – ma tutto attorno ci sono le luci, le ombre, l’andirivieni, il frastuono, il
silenzio, la musica, i traffici, i piccoli gesti di generosità, amore, disperazione, i segreti, le morti e gli attimi di pura magia che alimentano l’energia collettiva di New York 

MERCOLEDI' 29, alle consuete 19.00, presentiamo la nuova iniziativa editoriale del Touring Club Italiano, dedicata ai "confini". A presentarla lo scrittore e redattore TINO MANTARRO, conosciuto per 'Nostalgistan'. Rifletteremo sul senso dei confini, spesso linee immaginarie, più spesso limiti storici e geografici capaci di influenzare il mondo: limes da ripensare e ridisegnare.

GIOVEDI' 30, sempre alle 19.00, GIULIA SIVIERO presenta 'Fare femminismo': nella storia dei femminismi, il racconto delle pratiche è spesso rimasto ai margini. Eppure la politica delle donne, dalle suffragiste fino ai giorni nostri, si distingue da tutti gli altri movimenti perché ha saputo intrecciare a pensieri e parole una creatività militante unica e spettacolare. Questo è un libro di racconti e storie, ma intessuto di elaborazione teorica: su come i femminismi
abbiano organizzato in piazza funerali alla femminilità tradizionale e liberato topi alle fiere per matrimoni, inventato dispositivi per abortire frugando nei negozi per acquari, distrutto proprietà o opere d’arte. Su come abbiano esposto corpi e vulve nello spazio pubblico, occupato le aule di tribunale per mettere in discussione la legge nei luoghi della sua applicazione, trasformato il silenzio, la rabbia o la provocazione in azione ed escogitato rifiuti, scioperi e ostinati
boicottaggi per trasformare sé e il mondo. Le pratiche raccontate da Siviero possono “aprire il presente all’imprevisto, fare la differenza. E questa resta ancora oggi la nostra scommessa politica”. Di fronte al successo mondano di parte del femminismo e di un movimento spesso ridotto alla richiesta di diritti civili, questo libro rappresenta un invito a recuperare una genealogia femminista radicale cui poter attingere per rimettere al mondo desideri, invenzioni antagoniste, esperienze di sorellanza e sovversione, gesti di libertà.

VENERDi' 31, alle 19.00, ANTONIO MORESCO presenta 'Il canto del buio e della luce': riconosciuto come uno dei grandi scrittori italiani contemporanei, Moresco chiama il lettore ad un’esperienza radicale, tra l’invenzione più sfrenata e la più cruda realtà, tra la visceralità e la sfida metafisica, tra la provocazione e l’evocazione fulminante del nostro buio presente. La luce è scomparsa dalla Terra che, via via, sprofonda in un’oscurità senza fine. Non solo la Terra, però: l’intero universo, come in un inconcepibile big bang al contrario, è stato infatti avvolto da un inesorabile e misteriosissimo buio. Non è un collasso petrolifero, né la fine delle risorse energetiche: semplicemente, in modo assolutamente incomprensibile ma inarrestabile, ogni luce si è spenta. È solo un’ombra? E qual è la natura di questo buio? Sarà reversibile o la normalità è perduta per sempre? Mentre il narratore si pone queste domande, la quotidianità, come in una paradossale apocalissi priva di catastrofe, prosegue nell’oscurità allo stesso modo di prima: non si
ferma, infatti, la guerra in Ucraina, con i massacri, le fosse comuni, le torture dei bambini e gli stupri; continua l’alienante routine dei lavoratori, dell’impiegata di banca travolta dalle procedure o dell’operatore del supermercato, che si ripete come un mantra le istruzioni del manuale del reparto gastronomia; proseguono le violenze quotidiane in famiglia, contro le donne, contro i bambini, contro i deboli… via via che si legge, ci si accorge che, in fondo, il mondo
immaginario della finzione romanzesca non è tanto diverso dal mondo reale e in piena luce in cui si trova il lettore, immerso nel metaforico buio dell’assenza di un senso, di una direzione, di una razionalità del reale. Ma cos’è il canto che, tutto d’un tratto, sembra squarciare l’oscurità calata sul mondo? E davvero, come afferma un immaginario
Vladimir Putin asserragliato in una capsula d’acciaio, il buio è il naturale esito dell’esistenza umana, “perché siamo tutti programmati così, noi umani sui quali adesso è calato il buio e che non ci meritiamo altro che il buio”?

Consigliata la prenotazione chiamando lo 0464.755021 o scrivendo a info@libreriarcadia.com

Powered by eZ Publish™ CMS Open Source Web Content Management. Copyright © 1999-2014 eZ Systems AS (except where otherwise noted). All rights reserved.