Museo Retico
Centro per l'archeologia e la storia antica della Val di Non: nel pozzo del tempo dai cacciatori-raccoglitori paleolitici ai santi martiri di Anaunia
Situato a Sanzeno, in località Casalini, un'area particolarmente significativa per la storia dell'archeologia in Val di Non, il museo si propone come un attivo polo di comunicazione culturale e strumento per la valorizzazione della storia antica del territorio e come luogo di incontro aperto alle realtà locali.
Nell'edificio, di impronta decostruttivista, progettato dall'architetto trentino Sergio Giovanazzi, è ospitata l'esposizione permanente del ricco patrimonio archeologico locale. Il percorso espositivo si snoda nel "pozzo del tempo" secondo settori cronologici e tematici di particolare rilevanza, attraverso un suggestivo itinerario che accompagna il visitatore in un ideale viaggio nella profondità del tempo, dalla preistoria all'alto medioevo. In un contesto di sussidi tecnologici e multimediali si susseguono le testimonianze dei cacciatori-raccoglitori paleolitici, quelle dei primi agricoltori neolitici, dei metallurghi dell'età del Rame e dei luoghi di culto dell'età del Bronzo.
Un ruolo importante è riservato alle evidenze del popolo dei Reti, noto dalle fonti romane, di cui si espone la vasta cultura materiale: splendide produzioni artistiche, oggetti legati al mondo del culto, attrezzi da lavoro, semplici utensili della vita quotidiana.
Le varie tappe della romanizzazione della valle sono scandite da realizzazioni statuarie, da ricchi corredi funerari, da documenti epigrafici e dai segni di nuovi culti provenienti da Oriente. Infine il tragico epilogo della morte dei santi martiri di Anaunia anticipa la definitiva affermazione del cristianesimo.
Una sezione del museo è dedicata alla mostra "Sanzeno Antica" che illustra la storia delle ricerche archeologiche effettuate dal XIX secolo ai giorni nostri.
L'allestimento evocativo e coinvolgente, curato dall'architetto torinese Maurizio Buffa, l'esposizione dei reperti venuti in luce in decenni di ricerche o consegnati da privati a seguito di scoperte fortuite, le suggestioni visive e sonore provocano l'emozione profonda di un percorso della memoria sospeso tra presente e passato, alla riscoperta delle nostre radici.
Sono inoltre presenti sale per video, incontri e conferenze, spazi per mostre temporanee, attività e laboratori didattici, la sezione della biblioteca archeologica "Pia Laviosa Zambotti" di Trento, oltre ad una vasta area esterna per l'archeologia sperimentale.
L'edificio è situato all'imbocco della passeggiata naturalistica che porta nell'affascinante gola del santuario di San Romedio.
Durante l'anno scolastico il Museo offre attività e percorsi didattici per le scuole.
Vedi i percorsi e i laboratori didattici per le scuole A scuola con l'archeologia
KARNYX DI SANZENO. TRA STORIA, ARCHEOLOGIA E MUSICA
Presentato il volume al Conservatorio Bonporti a Trento
Il volume “Karnyx di Sanzeno. Tra storia, archeologia e musica”, pubblicazione di 215 pagine, curata da Ivano Ascari,è stata realizzata nell’ambito del progetto di ricerca “Karnyx di Sanzeno”, avviato nel 2004 dall’Ufficio beni archeologici dell’UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento.
Usato dai Celti in battaglia per terrorizzare i nemici, il karnyx è uno strumento insolito e curioso, un corno da guerra che terminava in una testa d’animale. Tra i pochissimi esemplari di karnyx rinvenuti in Europa, alcuni reperti appartenenti a due diversi strumenti sono stati ritrovati a Sanzeno, in Val di Non. Il loro studio ha dato vita ad un progetto di ricerca internazionale e multidisciplinare che tra archeologia, musica e sperimentazione ha consentito le ricostruzioni in bronzo e in ottone di quello che oggi è chiamato Karnyx di Sanzeno.
La riproduzione in bronzo del karnyx è esposta nella sezione Sanzeno antica del Museo Retico.
Per saperne di più: Karnyx di Sanzeno
Per consultare il volume: Karnyx di Sanzeno. Tra storia, archeologia e musica
- Vedi anche
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- Il museo aderisce alla card Museum pass
- Il museo ha ottenuto il marchio Family in Trentino
- Il museo aderisce al Distretto Famiglia Val di Non
Note sull'accessibilità del sito
Visita per la persona con disabilità e il suo accompagnatore gratuita
(Non è necessario mostrare all’ingresso nessuna documentazione che testimonia la propria patologia)
È bene avvisare in precedenza in caso di visitatori con disabilità.
A richiesta possono essere effettuate visite guidate per persone con disabilità.
L’ingresso indicato è il meno barrierato ed è utilizzabile solo su richiesta. All’interno, presenza di rampe di varia lunghezza con pendenza massima del 6%. Il servizio igienico indicato si trova al piano terra, all’interno il maniglione di sostegno si trova sul lato opposto dell’accostamento al wc.
Rilevazioni eseguite dal personale della Cooperativa HandiCREA
a cura di Ufficio beni archeologici