Anne Frank: una storia attuale
Il suo nome emblema del Giorno della Memoria
È il 1933 quando i Frank lasciano la Germania. Otto Frank ha la possibilità di avviare un’attività imprenditoriale ad Amsterdam, e si trasferisce con la moglie e le due figlie. L’1 settembre 1939 la Germania invade la Polonia. Nel maggio 1940 l’Olanda viene occupata. Per la famiglia Frank cambiano molte cose. Sia nella vita privata sia nel lavoro sono numerose le limitazioni imposte dal regime. Quando la figlia Margot il 5 luglio 1942 riceve una convocazione per l’arruolamento in un campo di lavoro in Germania, Otto ed Edith decidono che la situazione è diventata ormai troppo pericolosa. La famiglia si rifugia così nel nascondiglio che ha allestito nei mesi precedenti. Oltre alla famiglia Frank, nell’alloggio segreto ci sono altri quattro ebrei, vivono quindi in otto in uno spazio molto ristretto. Ad aiutare i clandestini ci sono dei dipendenti della ditta di Otto Frank.
La prima nota del Diario di Anne Frank è del 14 giugno 1942, due giorni dopo il suo tredicesimo compleanno, mentre l’ultima del 1 agosto 1944. Tre giorni dopo, il 4 agosto, i clandestini vengono arrestati e inviati al campo di smistamento di Westerbork, quindi internati ad Auschwitz. Solo Otto Frank sopravvive alla deportazione, tutti gli altri inquilini dell’alloggio segreto troveranno la morte nei campi di concentramento
È incredibile la resistenza, e anche il coraggio che Anne affida alle pagine del suo Diario. Una speranza che resiste nonostante i due anni di prigionia.
E' un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l'ordine, la pace e la serenità." Così scrive Anna il 14 luglio 1944, pochi giorni prima che i tedeschi irrompano nell'alloggio segreto, mentre il 21, giorno seguente all’attentato a Hitler, noto con il codice Operazione Valchiria, con incredibile maturità commenta:
L'animo mi si apre alla speranza, finalmente va bene! Sì, davvero, le cose vanno bene! Notizie strepitose! E' stato commesso un attentato alla vita di Hitler, e non da ebrei comunisti o da capitalisti inglesi, ma da un generale tedesco di pura schiatta germanica, che è conte e inoltre ancor giovane. La Divina Provvidenza ha salvato la vita a Hitler che purtroppo se l'è cavata con qualche scalfittura e qualche scottatura. Alcuni ufficiali e generali del suo contorno sono rimasti uccisi o feriti. Il principale attentatore è stato fucilato. È ' la prova migliore che molti generali e ufficiali ne hanno abbastanza della guerra e vedrebbero volentieri Hitler andare all'inferno. Il loro scopo è di formare una dittatura militare dopo la morte di Hitler, conchiudere la pace con gli alleati, armarsi di nuovo e dopo una ventina d'anni ricominciare la guerra. Forse la Provvidenza ha rimandato appositamente il momento di toglierlo di mezzo, perché è molto più facile e vantaggioso per gli alleati lasciare che gli immacolati germani si ammazzino fra di loro; tanto lavoro di meno per i russi e per gli inglesi che tanto più presto potranno cominciare a ricostruire le loro città.
Nel Giorno della Memoria il nome di Anne Frank non manca mai, e tra le oltre sessanta iniziative che si svolgono sul territorio provinciale merita senz’altro una visita Anne Frank: una storia attuale, la mostra a cura della Fondazione Anne Frank di Amsterdam. Tradotta in oltre 20 lingue, ha viaggiato in più di 100 Paesi del mondo, ponendosi come centro propulsore di attività quali corsi di formazione per gli insegnanti e progetti didattici per gli studenti.
Attraverso fotografie, molte delle quali inedite, immagini, citazioni delle pagine del diario di Anne raccontano della condizione di una famiglia ebrea nel periodo nazista. Allo stesso tempo, attraverso significative immagini fotografiche e riproduzioni documentarie, la mostra offre una dettagliata ed accessibile informazione sul contesto storico.
Il richiamo alla tutela dei diritti umani, inserito negli ultimi pannelli ci invita, partendo dalla conoscenza del passato, a prendere parte attiva ai problemi del presente.
A corredo della mostra il documentario La breve vita di Anne Frank (28´) che, attraverso immagini dell’epoca, illustra le origini e gli sviluppi della Seconda Guerra Mondiale. La vicenda di Anne Frank è narrata attraverso le citazioni dal diario e le fotografie di famiglia e le uniche immagini video della protagonista.
23/01/2018