Anno dei musei dell’euregio: a rovereto due importanti progetti espositivi e di ricerca promossi da museo storico italiano della guerra e fondazion...

Trasporti e mobilità al centro delle ricerche condotte dai due musei roveretani con partner del Trentino, dell’Alto Adige e del Tirolo. 

Trasporti e mobilità al centro delle ricerche condotte dai due musei roveretani con partner del Trentino, dell’Alto Adige e del Tirolo. Storia e biodiversità floristica protagoniste di mostre ed eventi aperti al pubblico a partire da sabato 29 maggio e che proseguiranno per tutto il 2021.

Tra i numerosi progetti che hanno partecipato al bando culturale per l’Anno dei Musei dell’Euregio, quelli presentati da Museo della Guerra e Museo Civico hanno ricevuto un importante sostegno, coinvolgendo realtà del mondo della cultura e della ricerca delle tre province e sviluppando una solida rete di collaborazioni.

Gli esiti di questi due progetti vanno ad arricchire l’offerta culturale del Trentino, proprio nel momento della ripartenza, offrendo al pubblico di residenti e turisti nuovi percorsi espositivi ma anche occasioni per sviluppare ricerche e coinvolgere il mondo accademico.
Lo sottolineano i presidenti dei due musei capofila dei progetti, Alberto Miorandi e Giovanni Laezza, che ribadiscono l’importanza del lavoro di rete per creare sinergie e rafforzare lo scambio e la condivisione di competenze tra istituzioni culturali, aumentando così anche l’attrattività dei territori.

A presentare il progetto promosso dal Museo Storico Italiano della Guerra sono il direttore Francesco Frizzera con Davide Zendri, responsabile delle collezioni, che insieme hanno curato la mostra diffusa “Connessioni montane. Viaggio dalla guerra al turismo”, fulcro dell’iniziativa.
Sette mostre tra Rovereto e Innsbruck dedicate alla mobilità e ai trasporti nella Prima guerra mondiale, con un’attenzione particolare all’evoluzione delle ferrovie e degli impianti a fune in Trentino, Alto Adige e Tirolo. Un unico tema dunque, declinato in base alle peculiarità dei singoli territori. Gli oggetti e i documenti esposti, tutti provenienti dalle collezioni del Museo della Guerra di Rovereto comprendono tabelle di confine, argani di teleferica, apparati telegrafici, strumenti di lavoro e oggetti della vita quotidiana realizzati da prigionieri di guerra, largamente impiegati per l’infrastrutturazione del territorio, Oltre a questo anche documentazione d’archivio e materiale video.
Un progetto che indaga com’è cambiato il paesaggio nell’ultimo secolo e come affronta oggi la sfida di una mobilità montana sostenibile. E proprio alla sostenibilità ha guardato in concreto anche l’allestimento delle istallazioni nei musei partner di progetto, realizzate con il legno raccolto dopo la tempesta Vaia del 2018.
Gli enti e i musei coinvolti, oltre a quello di Rovereto sono il MAG Museo Alto Garda, Forte delle Benne, il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, il Centro Visite del Parco Naturale Tre Cime a Dobbiaco, il Touriseum di Merano e l’Università di Innsbruck. Ciascuna installazione presenta un focus tematico legato alle particolarità dei singoli territori e si inserisce, in alcuni casi, in un progetto espositivo più ampio, come hanno raccontato Matteo Rapanà (MAG Museo Alto Garda), Tommaso Dossi (Palazzo Magnifica Comunità di Fiemme) ed Elisa Corni (Associazione Forte Colle delle Benne).

Le esposizioni, in gran parte aperte e visitabili dal 29 maggio (le altre aprono a breve) vanno a comporre un racconto complessivo, che si arricchisce di approfondimenti e contenuti multimediali sul sito del progetto mountain-connections.eu. Il calendario completo degli eventi e delle visite guidate in programma per sabato 29 e domenica 30 maggio si trova su museodellaguerra.it.

Alessio Bertolli, vice direttore della Fondazione Museo Civico di Rovereto come ente capofila, ha presentato invece il progetto dal titolo “La flora in movimento lungo la tratta Verona-Innsbruck ieri, oggi e domani” insieme al Museo delle Scienze di Bolzano e all’Università di Innsbruck. Il progetto prevede lo studio degli effetti sulla biodiversità della linea ferroviaria Verona-Trento-Bolzano-Brennero-Innsbruck (e ramificazioni secondarie) dal punto di vista floristico, prendendo in considerazione le piante superiori autoctone o alloctone (esotiche) spontanee, naturalizzate o casuali. Le piante, nonostante le radici, sono in continuo “movimento” in un habitat del tutto particolare, quello della ferrovia.
Chiunque, per professione o per diletto, debba viaggiare in treno e frequentare stazioni e ferrovie, può osservare la straordinaria biodiversità vegetale che colonizza questi ambienti: con la presenza di massicciate sassose, l’esposizione a frequenti “concimazioni” e la facilità di trasporto involontario di semi, costituiscono, nonostante i periodici diserbi, un habitat estremo e singolare. La natura, in qualche modo, si riappropria di spazi sottratti dall’uomo, fino a formare delle nicchie biologiche per specie rare in altri ambienti, o a favorire l’insediamento di specie aliene, che arrivano “clandestinamente”, viaggiando insieme a persone e merci. Alcune piante presto scompaiono, altre si insediano in modo discreto nelle stazioni, qualcuna può diventare invasiva. Alcune specie si rinvengono esclusivamente in ambiente ferroviario, e le stazioni possono essere delle oasi di sopravvivenza anche di specie autoctone.
Grazie ai numerosi dati bibliografici a disposizione risalenti fino all’epoca della sua costruzione e a mirati sopralluoghi fatti ad hoc dai botanici delle tre istituzioni si intende definire un quadro attuale della flora ferroviaria lungo l'asse ferroviario, importante per comprendere le dinamiche di diffusione delle specie, anche in rapporto ai cambiamenti climatici in atto e alle ricadute in termini di modificazione della biodiversità autoctona, sulla salute umana (allergie) e su aspetti gestionali (sfalci, diserbi).
Il progetto prevede anche iniziative di divulgazione una mostra dal titolo “Binario 1. Biodiversità in transito”, a Rovereto, Fortezza e Innsbruck a partire dal 3 luglio 2021, oltre a numerose altre iniziative.

Tra queste, a partire dal 29 maggio verrà infatti lanciata una iniziativa partecipativa con lo stesso titolo della mostra “BINARIO 1: BIODIVERSITA' IN TRANSITO, OPEN CALL FOR PARTICIPATION” che si rivolge a chiunque voglia contribuire ed essere protagonista del progetto, inviando le proprie opere: fotografie, disegni, fumetti, racconti brevi. Le migliori saranno esposte al Museo della Città contestualmente alla mostra.

L’anno dei Musei dell’Euregio vedrà quindi il Trentino protagonista, con l’auspicio che le iniziative messe in campo confermino ulteriormente il valore dell’offerta culturale del nostro territorio e siano di richiamo anche per i visitatori che possono finalmente tornare nei musei.


07/06/2021