Cattedra del Confronto 2018

Oggi, "Festa del papà" la Cattedra approfondisce l' "essere padri" nel contemporaneo

"La paternità nasce chiamata da una filialità, e sempre in relazione ad essa. Non è originaria la paternità: ogni padre è stato, anzitutto e prima di tutto, un figlio. E figlio continua ad essere mentre apprende ad essere padre. Anzi, essere padre non solo ricorda l’essere stato e l’essere figlio, ma ne fa rivisitare aspetti e vissuti, ne fa scoprire e trattenere valori e dimensioni non ancora colte e apprezzate. Avvia ad un rinvio ad una riscoperta importanti per il proprio cammino.

Il padre si ritrova ad esser padre: non lo progetta né lo programma, non lo è perché vuole esser riconosciuto come padre. È padre perché desidera il (per il) figlio, la figlia, al di là della risposta che il figlio, la figlia, darà. È padre anche là dove il figlio non lo riconosca. Il primato è del figlio: ma il padre grazie al figlio trova se stesso presso suo padre, nella sua originaria filialità. Si ritrova come dono donato alla vita. Dà la vita al figlio, alla figlia, non alla risposta che il figlio, o la figlia, gli rinvia o gli rinvierà. La dona come ri-seminagione di quanto ricevuto (anche se questo lo coglie nel tempo). Nel dare la vita al figlio, alla figlia, si affida ad una cura paterna che precede, lo ha originato, lo ha tenuto in vita, nella cura".

Partirà dalla prospettiva che analizza nel suo La paternità oggi. Tra fragilità e testimonianza Ivo Lizzola, professore di Pedagogia sociale e di Pedagogia della marginalità e della devianza presso l’Università degli Studi di Bergamo, a presentare una riflessione sul tema "essere padri", in dialogo con la psicologa Barbara Massimilla.

La sua ricerca e l’attività di consulenza e di formazione nei Servizi educativi e sociosanitari hanno riguardato lo sviluppo delle politiche sociali (con attenzione ai giovani e alle marginalità) e più recentemente i temi della cura, delle vulnerabilità e della bioetica.  

Organizzata dall'Ufficio diocesano Cultura e Università, oggi, e forse non a caso proprio nel giorno  della Festa del papà, la Cattedra propone un confronto sull' "essere padri", chiudendo così la rassegna iniziata con Ivano Dionigi, professore di lingua e letteratura latina presso l’Università di Bologna, di cui è stato rettore dal 2009 al 2015, in dialogo con la biblista Marinella Perroni sul tema «essere figli», proseguita sull' «essere madri» con la filosofa Carla Canullo, autrice tra l'altro del libro Essere madri. La vita sorpresa (Cittadella editrice) e il teologo Giovanni Cesare Pagazzi.

Al centro di questa edizione della Cattedra è stato posto il tema dell' "essere", declinato secondo tre stati: quello di figli, di madri e di padri. Tre approfondimenti su tre ruoli i cui contorni oggi non sono più così definiti come lo erano in passato. Nella società liquida di Bauman nulla infatti sembra destinato a rimanere stabile e, all'interno di questa mobilità, la ricerca di nuovi equilibri è continua, spesso faticosa.  

Gli incontri si svolgono a Trento presso la sala della cooperazione di via Segantini alle 20.45.


19/03/2018