"Doni preziosi" approda a Castel Caldes
Dopo la prima tappa presso il Castello del Buonconsiglio di Trento, dal 12 giugno la mostra dedicata al tema del dono nell’arte, approda in Val di Sole
Dal 12 giugno al 18 ottobre, un'occasione per visitare in anteprima Castel Caldes: dopo la prima tappa che si è tenuta al Castello del Buonconsiglio di Trento, la rassegna, dedicata al tema del dono nell’arte, approda in Val Di Sole nel Castello di Caldes. In mostra un'articolata selezione di preziose opere d'arte provenienti dalle collezioni museali del Castello del Buonconsiglio, accomunate da un comune filo conduttore: il dono nell’arte. L'esposizione sarà allestita nelle sale del terzo piano di Castel Caldes.
Costruito su un piccolo dosso il maestoso maniero, posto all’imbocco della Val di Sole e affacciato sul torrente Noce, domina dall’alto il paese di Caldes.
L’ aspetto attuale del castello è il risultato di varie fasi architettoniche iniziate nel Duecento e proseguite fino al XVI secolo. Tra il 1230 e il 1235 fu realizzato il primo nucleo, una torre a cinque piani che fungeva anche da casa realizzata per volere di Rambaldo ed Arnoldo da Cagnò. Era utilizzata, insieme alla sovrastante Rocca di Samoclevo, per il controllo dei traffici commerciali della Val di Sole.
Nel 1464 la casa torre passò alla famiglia Thun che lo fece restaurare profondamente, aggiungendo ulteriori edifici che gli hanno conferito l'aspetto attuale. Ulteriori lavori di restauro e ampliamento furono eseguiti nel XVI secolo con l'aggiunta di cicli decorativi in varie sale e la costruzione dell'attuale cappella del castello, che si trova esterna agli edifici del castello, dedicata alla Beata Vergine Maria.
L’interno presenta soffitti a volte, rivestimenti lignei e sale affrescate. Una leggenda vuole che il castello sia stato teatro della prigionia di una giovane donna di nome Olinda, forse da identificarsi nella contessa Marianna Elisabetta Thun, che venne rinchiusa dal padre Rodemondo in una piccola stanza del castello per impedire il matrimonio con Arunte, menestrello di corte per il quale morì d’amore.
Le decorazioni di alcuni ambienti del castello sono attualmente in fase di restauro. Il Castello sarà in parte visitabile durante l'estate 2015 con ingresso libero, in attesa dell'inaugurazione ufficiale.
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19/05/2015