"Emozioni soggettive. Quando la natura è maestra di arte”
Il "pittore di montagna e poeta del Lagorai" Paride Franceschini presenta la sua personale a Borgo Valsugana - Spazio Klien
“Di solito dipingo quando piove dopo un’escursione in alta quota. Ho in mente un paesaggia o una ‘situazione’ che mi ha donato energia e cerco di riportare la stessa carica emotiva ricevuta sull’opera”.
Esordisce con questa riflessione Paride Franceschini nel presentarci “Emozioni soggettive. Quando la natura è maestra di arte”, la sua personale che sarà inaugurata venerdì 16 ottobre ore 17.30 - Borgo Valsugana - Spazio Klien (orario e periodo di apertura: dal 17 al 31 ottobre, dal martedì al sabato 10-12/16-19, domenica 10-12 - lunedì chiuso).
Franceschini racconta così "l'emozione" che percorre la sua espressione artistica:
"Nel contesto artistico-culturale il termine emozione viene sovente dimenticato o, comunque, messo in secondo piano. Analizzando critiche o cartelli d’arte spesso le parole e le terminologie sono astratte e, solitamente, riservate agli addetti ai lavori.
Ci pensa poi a livellare al ribasso il suddetto termine il presente tecnologico e la sua super-produzione di immagini e sollecitazioni sensoriali che, come una voragine, inghiotte il bello, il brutto, il buono e il negativo, lasciando infine un senso di vuoto e una folle corsa verso, appunto, nuove ricerche... e intanto l’emozione può attendere.
Nel caso della mia umile e modestra produzione artistica posso affermare che, per me, l’Accademia è ed è sempre stata la frequentazione dell’ambiente alpino, a passo lento.
“Non c’è stagione in montagna, l’unica stagione è il tempo che noi dedichiamo ad essa”, questa è un po’ il mio credo. Un antico saggio (San Bernardo) affermava: “la Natura è un libro aperto”.
Questo sicuramente mi ha aiutato a leggere nelle cose più semplici e naturali quell’emozione che cerco di imprimere nelle mie opere.
Trasmettere il momento magico in modo da immortalarlo, grazie anche alle nuove tecnologie digitali, sublimandone però la freddezza e dandone una nuova vitale interpretazione. L’equilibrio tra fatica e miraggio si racchiude in istanti di selvaggia bellezza, ove il merito non è sicuramente dell’artista, ma della Gran Maestra d’Arte che è la Natura con la sua ispirazione.
Da buon allievo ho frequentato, e tutt’ora frequento, le lezioni rigorosamente all’aperto, con qualsiasi tempo e in tutte le stagioni; il corso è a vita e non è previsto nessun diploma; tutti possono accedere, è gratuito.
Ed è proprio in questa Accademia che la creatività esplode.
Per quanto concerne il termine soggettivo è molto semplice e comprensibile: non tutti i soggetti provano le stesse emozioni".
14/10/2015