Flux

Gli studenti del Liceo Depero di Rovereto dedicano un videoclip a sala Depero

Sedici studenti della VB del Liceo Depero di Rovereto, indirizzo audiovisivi e multimedia, in Sala Aurora, a palazzo Trentini, hanno presentato una videoclip di circa 5’, realizzata per “raccontare” l’atto creativo con cui Fortunato Depero negli anni '50 trasformò in opera d’arte "totale" la grande sala a palazzo della Provincia, utilizzata all'epoca per le sedute del Consiglio provinciale e regionale. Il video è il frutto di un’idea nata nel 2016, in occasione del 60° di inaugurazione della Sala Depero stessa, quando quattro classi del liceo artistico roveretano – in collaborazione con la Presidenza del Consiglio provinciale - parteciparono a due speciali lezioni sull’artista e realizzarono anche un logo grafico per la ricorrenza.

Di qui maturò la prospettiva di andare a produrre un breve filmato creativo, utile per promuovere la conoscenza di quest’opera d’arte tra gli studenti e i giovani, utilizzando codici comunicativi nuovi e adeguati ai pari, e mettendo al contempo a frutto le competenze e le conoscenze acquisite nel percorso scolastico. Il video accosta ai dettagli delle raffigurazioni deperiane i riferimenti reali alla natura e alle opere richiamate dal maestro futurista: l'acqua che scorre e che genera energia idroelettrica – non a caso il video s'intitola "Flux" – e poi gli sciatori, il Duomo di Trento, la Rocca di Riva del Garda, il Nume delle acque sulla facciata monumentale della centrale del Ponale… In pochi secondi s'intuisce il fervore e il travaglio creativo di Depero, innescati dalla lungimirante commissione disposta dall'istituzione allora presieduta da Remo Albertini.

Il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti ha lodato il lavoro dei ragazzi che, ha detto, "contribuisce a recuperare memoria e legame delle istituzioni con il territorio". Il presidente ha sottolineato l'importanza, per l'assemblea legislativa dell'autonomia, di dialogare davvero con i cittadini e le loro istanze, in modo particolare con i giovani, che rappresentano il futuro. Ha anche raccontato la cura che viene riservata alla conservazione di sala Depero, non a caso utilizzata solo per pochi, grandi eventi e protetta lungo il perimetro interno da dei cordoni che evitano contatti dannosi con le pareti".

Anna e Stefano, a nome di tutti gli studenti partecipanti al progetto, hanno illustrato il percorso che li ha portati a questa produzione. Dalla ricerca sui libri, alla creazione di gruppi di lavoro su regia, sceneggiatura, scenografia, dal rapporto con l'attore professionista Matteo Seppi - che nella clip impersona lo stesso Depero - alla scelta dei singoli fotogrammi e della musica, che è stata composta appositamente da Claudia Schergna.

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05/06/2018