Il Palazzo della Provincia. Scrigno d’arte

Le Giornate europee del Patrimonio si apriranno con la presentazione della nuova guida storico-artistica del palazzo, sede centrale della Provincia autonoma di Trento.

[ Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento Autore: Romano Magrone]

Sabato 24 settembre 2016 anche in Trentino si riaccenderanno i riflettori delle Giornate Europee del Patrimonio, manifestazione annuale promossa dal Consiglio d’Europa, dalla Commissione Europea e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee. Si tratta di un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche sociali e per evidenziare la ricchezza e la dimensione “diffusa” del patrimonio culturale nazionale: da quello più noto dei grandi musei alle meno conosciute eccellenze che ogni regione può vantare e deve valorizzare.

All’iniziativa, com’è ormai tradizione, aderisce anche la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento con un’offerta culturale ricca e variegata, che spazia dall’archeologia all’arte del Novecento.

Il primo appuntamento in programma a Trento è per sabato 24 settembre alle ore 15 nella Sala “Carlo Belli” del Palazzo della Provincia in piazza Dante. Alla presenza del soprintendente Franco Marzatico sarà presentata la nuova guida storico-artistica del palazzo, sede centrale della Provincia autonoma di Trento, dal titolo “Il Palazzo della Provincia. Scrigno d’arte”. La pubblicazione è stata edita dalla Soprintendenza per i beni culturali in collaborazione con l’Ufficio stampa della Provincia ed è stata curata da Giovanni Dellantonio, Roberto Pancheri e Alessandro Pasetti Medin, con contributi di Elvio Mich e Roberto Perini.

Suddiviso in tre capitoli, l’agile volume racconta e illustra l’architettura e la storia del palazzo, gli interventi decorativi susseguitisi nel corso del Novecento e le opere d’arte in esso custodite. Nel primo capitolo vengono ricostruite le vicende dei tre corpi di fabbrica che compongono l’attuale complesso edificiale, il primo nucleo del quale sorse nel 1875 come Hotel Trento per iniziativa dell’imprenditore Francesco Ranzi. Ampliato alla fine del secolo su progetto dell’architetto Emilio Paor e ribattezzato “Imperial Hotel”, dopo la prima guerra mondiale il lussuoso albergo divenne la sede della nuova provincia del Regno d’Italia e quindi della prefettura, estendendosi verso settentrione con una nuova ala destinata ad uffici, eretta nel biennio 1923-1924. Nella seconda parte del libro sono descritte e illustrate le decorazioni pittoriche, a stucco e a graffito progettate e in parte eseguite nel 1924 dall’architetto Giorgio Wenter Marini, in occasione della visita a Trento del principe ereditario Umberto di Savoia, nonché la grande impresa decorativa della Sala del Consiglio provinciale commissionata nel 1953 a Fortunato Depero e il successivo ciclo di rilievi in bronzo sul tema del “Lavoro dell’uomo” realizzato dallo scultore Othmar Winkler. La terza parte della guida offre un approfondimento sulle principali opere d’arte mobili conservate nel palazzo, dai paesaggi di Bartolomeo Bezzi alle sculture di Eraldo Fozzer, dai disegni di Tullio Garbari ai dipinti informali di Bruno Colorio e Ines Fedrizzi, che costituiscono una significativa antologia dell’arte trentina tra la fine dell’Ottocento e i giorni nostri.

Al termine della presentazione è prevista una visita guidata alla Sala Depero e ai principali ambienti dell’edificio, alla scoperta di un patrimonio d’arte di proprietà pubblica ancora in gran parte sconosciuto. L’ingresso è libero e gratuito.

Roberto Pancheri - Soprintendenza per i beni culturali
parte di: Lavori in corso

12/09/2016