Il Presidente emerito Napolitano visita Le Gallerie di Piedicastello

Il suo interesse soprattutto per la mostra “1935-45. Guerre e totalitarismi in una regione di confine"

In attesa dell’incontro di stamattina alle 11 presso il teatro Sociale di Trento per il conferimento del premio "Alcide De Gasperi: costruttori d'Europa" a Mario Draghi, ieri sera il Presidente emerito Giorgio Napolitano ha accettato l'invito della Fondazione Museo storico del Trentino, visitando lo spazio espositivo de Le Gallerie. Il presidente Napolitano ha voluto in particolare seguire il percorso della mostra “1935-45. Guerre e totalitarismi in una regione di confine”, un'esposizione in grado di evidenziare gli effetti che questo decennio chiave produsse nelle province di Trento, Bolzano e nel Land Tirol.

“Occorre molta attenzione alla storia e noi scontiamo da almeno dieci, quindici anni un decadimento della ricerca storica ma anche della semplice passione per la storia. Perciò ben vengano iniziative come questa” così il presidente Napolitano ha commentato la mostra “1935-45. Guerre e totalitarismi in una Regione di confine”. Dopo aver visitato lo spazio espositivo della Fondazione Museo storico del Trentino, ha partecipato ad un incontro in cui ha parlato di “storia, Europa e autonomia”.

L'incontro è stato introdotto dal direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi, e dal saluto di un rappresentante degli studenti trentini.

Dialogando vivacemente con gli studenti, il presidente Napolitano ha colto l'occasione anche per fare il punto sulle attuali dinamiche europee. Si è parlato quindi del rapporto tra Italia e Germania, ma anche del ripiegamento su se stessi di alcuni Stati, così come della costruzione di barriere e fili spinati che richiamano alla memoria immagini terribili del passato. “Come Europa potremo avere ancora un significato per il mondo soltanto uniti, soltanto restando insieme”, ha affermato.

Durante il suo discorso Napolitano ha anche voluto ricordare la storia di autonomia del Trentino Alto Adige/Südtirol, attribuendo un ruolo fondamentale all'accordo Degasperi- Gruber nel garantire la pace di queste zone: “Quella è una delle eredità del dopoguerra che non possiamo assolutamente lasciar mettere in discussione con superficialità”.

Il presidente Napolitano ha voluto quindi sottolineare la grandezza di figure storiche come Alcide Degasperi e Cesare Battisti, due personalità diverse eppure entrambi grandi italiani. In conclusione, il Presidente ha incontrato i nipoti di Cesare Battisti, Mimma e Marco. Un colloquio che segue, a poche settimane di distanza, le celebrazioni per il centenario della morte di Battisti, una figura carica di complessità che ancora oggi costituisce un intenso termine di confronto.


13/09/2016