Mia majon, mia storia, mia parlèda

Quest'anno l’Istituto Culturale Ladino “majon di fascegn” celebra i 40 anni della biblioteca dedicata a Padre Frumenzio Ghetta e i 20 anni del Museo ladino.

Quello appena iniziato è un anno importante per la cultura ladina fassana. La Biblioteca dedicata a Padre Frumenzio Ghetta e il Museo Ladino di Fassa festeggiano i 40 e i 20 anni di anniversario dalla loro nascita, e nel corso dei prossimi mesi abbiamo in serbo un susseguirsi di eventi, mostre e programmi che puntano a ripercorrere la storia, a vivacizzare il presente e a immaginare il futuro.

Un anno non solo di ricorrenze, ma anche un’occasione unica per perseguire una nuova idea di salvaguardia della cultura ladina dove condivisione e interazione possano favorire la nascita di un vero proprio distretto ladino, fatto dalla gente e per la gente. Per questo la cultura scenderà in piazza, per questo si uscirà dai palazzi con un programma dinamico e coinvolgente, senza dimenticare il nostro ruolo istituzionale. Ci saranno tante proposte adatte a tutte le fasce d’età per far sì che ogni persona possa considerare MIA la realtà ladina.

Uno slogan Mia Majon, Mia Storia, Mia Parlèda nato dalla volontà e dal desidero di coinvolgere. Uno slogan dai tratti innovativi e che accompagnerà in modo costante in tutte le attività dedicate ai festeggiamenti e che si spera di poter portare avanti, a titolo di promessa, anche negli anni a venire. Un messaggio di appartenenza, identificativo anche per gli ospiti che visiteranno la Valle di Fassa, ma soprattutto un messaggio che si concretizzerà nelle tante attività che, con il passare del tempo,"struttureremo, perché desideriamo far germogliare in ogni persona e in ogni paese, il seme vivo di un movimento culturale udibile e riconoscibile a tutti".

Uno dei punti salienti del programma di eventi è senza dubbio «Il Mio Museo» mostra che ripercorre la storia dell’Istituzione, dalla sua fondazione a oggi, attraverso l’esposizione di tutti i materiali che hanno permesso la nascita e la raccolta delle tante collezioni dedicate ai differenti aspetti della civiltà ladina.

Altro momento cruciale sarà «Noi siamo la nostra Storia» una rappresentazione teatrale dedicata a Padre Frumenzio ed alcuni altri appuntamenti da vivere live nelle sezioni dell’Istituto Culturale Ladino sul territorio: dall’Istituto Culturale Ladino al Museo Ladino di Fassa, dalla Segheria al Casino del Bersaglio, dal Mulino al Caseificio.

E ancora..

l’inaugurazione di un’installazione «Volti e voci ladine» un progetto video che porterà la gente di Fassa all’interno degli spazi espositivi del museo e altre iniziative di natura “social” come «Il segnalibro che vorrei», con cui le generazioni a confronto verranno invitate a condividere un elaborato fatto di disegni e detti della tradizione popolare ladina.

Inoltre c'è in programma un evento dedicato agli adolescenti «D-gei te museo» dove, in un crescendo di suoni house, le figure della tradizione prenderanno vita all’interno di un vero e proprio dj set; un momento rappresentativo di come la capacità di unirsi tra enti istituzionali, associazioni territoriali e cittadini di ogni età può favorire un circolo virtuoso di collaborazione attraverso la bellezza dello stare e del fare le cose insieme sentendosi parte di un comunità viva.


07/06/2021