Oggi Giornata mondiale dell'Alzheimer

T-essere memoria, il progetto della Soprintendenza per i beni culturali

[ Soprintendenza per i beni culturali Provincia autonoma di Trento]

Venerdì 9 settembre alle 14.30 presso il Museo delle Palafitte di Fiavé sarà presentato "T-essere Memoria", il progetto a cura dell'Assessorato alla Cultura,dell'Assessorato alla Sanità, dell'Associazione Alteritas Trentino Interazione tra i popoli, di UPIPA

L'iniziativa intende illustrare a un pubblico di addetti ai lavori (coordinatori UVM e infermieristici, assistenti sociali, medici di base, operatori culturali e associazioni che si occupano di Alzheimer) quanto realizzato nell'ambito del progetto “T-essere memoria” nel 2015 e 2016 e le attività previste in settembre, mese mondiale dell'Alzheimer. Nell'occasione sarà inaugurata una mostra fotografica che documenterà il percorso svolto e che sarà portata in altre sedi del Trentino. Il progetto sarà iapprofondito attraverso laboratori dimostrativi delle attività che saranno proposte nel corso dell'autunno a gruppi strutturati delle APSP, associazioni e a persone affette da Alzheimer accompagnate dai loro caregiver.

Il progetto “T-essere memoria”

Il progetto “T-essere memoria”, rivolto a malati affetti da Alzheimer, è stato attuato in collaborazione con i Servizi educativi dell'Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, le APSP: Giudicarie esteriori di Bleggio Superiore, Abelardo Collini di Pinzolo, Rosa dei Venti di Condino, Padre Odone Nicolini di Pieve di Bono, Villa San Lorenzo di Storo, Santo Spirito di Pergine Valsugana e Margherita Grazioli di Povo, la scuola primaria di Zivignago e la scuola dell'Infanzia di Fiavé. Sono stati coinvolti in totale 60 residenti delle APSP.

L'esperienza svolta ha confermato che il museo, se reso fruibile e “partecipativo”, può avere un ruolo sociale e può aiutare a migliorare la qualità di vita dei pazienti e di chi si occupa di loro, i caregiver, i quali si trovano a condividere questa devastante patologia. Si è potuto constatare come le attività messe in atto abbiano generato nei pazienti emozioni e elementi di gratificazione che hanno dato un senso di benessere che rimane nella persona per un tempo decisamente più lungo di quello dedicato alle singole attività di laboratorio. Si è potuto altresì verificare come tali emozioni si fissino nelle capacità mnemoniche residue della persona tanto da poter essere ripescate facilmente attraverso una piccola e semplice stimolazione. I risultati ottenuti sono significativi non solo perché possono dare un non marginale contributo nella “terapia” di stimolazione cognitiva e di rallentamento dei processi di deterioramento, ma soprattutto perché contribuiscono a far permanere nella persona malata un senso di benessere. L'interazione museo/laboratori creativi e paziente aiuta a connettere il proprio vissuto personale con ciò che viene proposto, fa affiorare memorie ed esperienze personali, aumenta la propria autostima e facilita lo scambio di idee e l'interazione con gli altri.

Il progetto ha ottenuto un prestigioso riconoscimento internazionale ed è stato insignito del  “Premio ICOM Musei per tutti”, consegnato nel gennaio scorso a Parigi.

T-essere memoria” e gli anziani

Attuato nel 2015, il progetto con le singole APSP si è articolato in quattro incontri e un'uscita finale presso il Museo delle Palafitte di Fiavé. Il primo momento di confronto è stato finalizzato alla conoscenza reciproca, indispensabile per prendere confidenza ed instaurare un rapporto di fiducia sia con l'educatore che con gli altri partecipanti. Negli incontri successivi, partendo da copie di reperti appositamente selezionati, si è dato ampio spazio all'osservazione, alla manipolazione e alla discussione, in modo da mettere in atto la stimolazione cognitiva e la valorizzazione delle abilità residue. Ogni partecipante ha potuto toccare, osservare, riconoscere alcuni oggetti, fare supposizioni, cercare di portare a galla ricordi o antichi gesti. Reperti molto semplici, essenziali ma ricchi di significato, utili per stimolare la memoria dei partecipanti. Filo conduttore delle attività è stata la produzione del cibo nell’antichità, e in particolare la creazione di recipienti in ceramica, la lavorazione dei cereali, dei latticini e della frutta, oltre che la tessitura. Tutti i pazienti hanno partecipato volentieri, si sono messi in gioco, hanno saputo riprodurre, con estrema facilità e grande attenzione antichi gesti, dimostrando come alcune abilità, quali il "saper fare", la manualità e la creatività permangano nonostante la malattia, se adeguatamente sollecitate.

T-essere memoria” e la scuola

Nel 2016 è stato condotto un progetto sperimentale con l'obiettivo di costruire un percorso che partendo dalla conoscenza del museo, luogo deputato a custodire, tutelare, valorizzare le memorie del passato, invitasse i bambini a progettare e costruire strumenti e materiali efficaci per comunicare con persone affette da demenza, che hanno quindi compromesse alcune funzionalità, in particolare la memoria. Bambini e anziani hanno intrapreso un percorso parallelo di analisi e conoscenza di alcuni reperti, rinvenuti nel sito palafitticolo di Fiavé e ora in museo, che sono testimonianza di antiche attività, saperi e tecniche. Adulti e piccini hanno lavorato sugli stessi reperti, naturalmente adottando metodologie e strategie diverse, si sono cimentati negli stessi laboratori pratici (lavorazione dell'argilla, preparazione del burro, macinatura dei cereali e preparazione della marmellata, tessitura) e si sono recati in visita al Museo delle Palafitte di Fiavé. Un momento particolarmente significativo del progetto è stato l'incontro presso l'APSP durante il quale i bambini hanno conosciuto i nonni speciali e hanno consegnato a ciascuno di loro un disegno raffigurante il nonno o la nonna e l'attività svolta in gioventù. Infine i piccoli alunni hanno prodotto oltre a disegni, rielaborazione di racconti e ricostruzioni della palafitte di Fiavé, un “Libro tattile”, che è stato donato agli anziani con lo scopo di risvegliare, attraverso i sensi (tatto, vista e olfatto) la memoria di chi, come il malato di Alzheimer, la sta lentamente perdendo. L'esperienza vissuta è sfociata nella pubblicazione didattica “T-essere memoria” che documenta il percorso svolto con foto, racconti e i bellissimi disegni dei bambini.

Informazioni

Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni culturali, Ufficio beni archeologici

Via Mantova, 67 - 38122 Trento, tel. 0461 492161

e-mail: uff.beniarcheologici@provincia.tn.it

www.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia

Luisa Moser - Soprintendenza per i beni culturali
parte di: Lavori in corso

06/09/2016