Pergine Festival

"La comunità e le sue connessioni globali" in una prospettiva multidisciplinare. La 44° edizione dal 28 al 13 luglio 

La comunità e le sue connessioni globali: si sviluppa attorno a questo tema la 44esima edizione di Pergine Festival, in programma quest’anno dal 28 giugno al 13 luglio. Una realtà ormai consolidata e attesa dal pubblico, che negli anni ha ottenuto riconoscimenti artistici importanti.

Come mette in luce la direttrice artistica Carla Esperanza Tommasini, il festival quest’anno verrà esteso e anticipato di una settimana

“Tra i suoi obiettivi – spiega - c’è quello di  affermarsi come punto di riferimento della scena teatrale contemporanea italiana, e non solo,  e di radicarsi sul territorio attraverso lo sviluppo di una progettualità diversificata, per offrire un’esperienza culturale a trecentosessanta gradi.

Intendiamo proporre una riflessione sul senso di appartenenza, spostando però lo sguardo su un orizzonte più ampio, con questioni che riguardano il mondo intero e il nostro ruolo al suo interno.

La velocità con cui tutto oggi avviene – comunicazione, tendenze, idee - ci costringe a confrontarci con una dimensione globale e un tessuto connettivo che influenza le nostre scelte - specifica -.  Siamo chiamati a comunicare e operare su scala globale, a coltivare una coscienza globale e ad interrogarci su quali relazioni abbiamo con il mondo cui apparteniamo.

Nostro intento è di valorizzare i talenti che si esprimono attraverso pratiche artistiche multidisciplinari che esplorino il presente” osserva ancora la direttrice artistica, entrando poi nel dettagli del programma, che continua il percorso intrapreso lo scorso anno sul senso di appartenenza e comunità.

Pergine Festival si propone dunque di valorizzare i talenti italiani e stranieri che operano attraverso nuovi linguaggi multidisciplinari con un’attenzione speciale a progetti che esplorano la contemporaneità attraverso drammaturgie originali, forme e linguaggi innovativi, creazioni che nascono per il Festival.

In prima nazionale a Pergine arriverà il lavoro degli artisti ibero-americani Azkona & Toloza, Tierras del sur (4 luglio, ore 21, Teatro Comunale), che racconta un pezzo di storia contemporanea argentina sui legami tra le grandi ricchezze straniere e le atrocità che i popoli nativi hanno dovuto subire, con un approccio che tocca il rigore documentaristico, il teatro di figura e il linguaggio video.

Tra gli appuntamenti, da non perdere la nuova creazione di Giuliana Musso, La Scimmia, (12 luglio, ore 20.45, Teatro Comunale) che riscrive Kafka, raccontando la storia di una scimmia e della sua strategia di sopravvivenza tra la perdita dell'esperienza corporea, dell’emozione e infine di se stessi.

Verrà riproposto il lavoro nato dall’incontro di Elio Germano e Teho Teardo, Viaggio al termine della notte (6 luglio, 20.45, Teatro Comunale), che si sofferma sulla condizione dell’uomo contemporaneo.

Molte altre le proposte interessanti, come i Circolo Bergman che, dopo alcuni anni in cui si sono dedicati alla memoria storica di Pergine, tornano con uno spettacolo: Bilderatlas (30 giugno, 20.45, ex Rimessa Carrozze), che esplora il potere delle immagini in un tempo in cui ogni giorno vengono condivise milioni di foto online attraverso le quali ognuno cerca di comporre un’immagine di sé. Esplora la nostra contemporaneità in un’interessante traduzione musicale dei testi, l’ultimo spettacolo di Babilonia Teatri, Calcinculo (13 luglio, 20.30, Teatro Comunale) che racconta di noi e delle relazioni che costruiamo con il mondo che ci circonda.

Pergine Festival è anche avvicinamento e scoperta della creatività emergente, con il bando Open/Creazione (urbana) contemporanea, in collaborazione con altri enti.  Dalle 400 domande di partecipazione, è stato scelto il progetto Ti voglio un bene pubblico di Elisabetta Consonni, gioco urbano che riflette su infrastrutture di divisione come cancelli, muri, recinti  (28-29 giugno, ore 19.30 e 21.15, a partire da Sala Maier). Altro progetto sostenuto da OPEN è la performance Still Night delle inglesi Berlin, Nevada, che, si ispira alle Città Invisibili di Italo Calvino. Il terzo progetto selezionato è By Mushrooms di Yao Liao, artista taiwanese con base a Londra, una performance audio guidata nello spazio pubblico che esplora la relazione tra chi guarda e chi viene guardato, attraverso un curioso copricapo a forma di fungo porcino (10-13 luglio, ore 19.00 e 20.30, a partire da Sala Maier).

Quest’anno si è inaugurata inoltre la nuova sezione Supernova, destinata specificatamente alle realtà emergenti nel campo dello spettacolo dal vivo italiano, capaci di indagare la contemporaneità attraverso drammaturgie originali, forme e linguaggi innovativi. Tra più di 200 progetti, ne sono stati selezionati tre. Il lavoro di Giovanni Ortoleva - giovane regista segnalato alla Biennale Teatro dello scorso anno - Oh Little Man!, che si interroga sul sistema economico globale e sulle crisi che hanno messo in ginocchio il sistema capitalista per poi riportarlo in piedi più forte di prima (7 luglio, ore 20.45, ex Rimessa Carrozze). T.I.N.A di Giselda Ranieri, danzatrice e coreografa ultimamente selezionate da Anticorpi XL – Network alla Vetrina della giovane danza d’autore (28 giugno, 20.30, ex Rimessa Carrozze).

Infine il progetto Etouffè, collaborazione tra la compositrice e coreografa polacca Anna Sowa, la talentuosa musicista perginese Margherita Berlanda e la violinista Dorota Jasinska, che indaga la condizione dell’uomo contemporaneo attraverso un’interessante ricerca tra suono, movimento, silenzio e lingua dei segni italiana (29 giugno, ore 20.30 e 21.45, ex Rimessa Carrozze). Nel cuore del centro storico di Pergine, infine, il progetto Derive Urbane inviterà a partecipare e a stare insieme

Il Festival è reso possibile dal lavoro di molti volontari e dal contributo e la partecipazione di diversi enti, tra cui la Provincia autonoma di Trento.

http://www.perginefestival.it/festival-2019/


09/05/2019