“Piné: dalla antica Regola agli usi civici. Mostra documentaria.”
Fino al 18 ottobre la mostra vi aspetta presso il Centro congressi Piné
L’utilizzo dei cosiddetti “beni comuni” (boschi e pascoli), che per secoli hanno costituito, quale proprietà indivisa, la base economica delle antiche comunità, soprattutto nelle aree di media ed elevata altitudine: questo il tema al centro di Piné: dalla antica Regola agli usi civici, la mostra documentaria che sarà inaugurata venerdì 18 settembre alle 20 presso il Centro congressi Pinè, a Baselga di Pinè.
Passando in rassegna un periodo che dal medioevo raggiunge il contemporaneo, l’esposizione – organizzata dalla Soprintendenza per i beni culturali, per il tramite del suo Ufficio per i beni archivistici, librari e Archivio provinciale, in collaborazione con il Comune di Baselga di Piné e la Biblioteca comunale di Trento - si prefigge di tratteggiare l’organizzazione amministrativa vigente nell’altipiano di Piné nel lasso di tempo considerato.
Due gli aspetti che in parallelo concorrono all’obiettivo: una significativa scelta di documenti, tutti manoscritti tranne qualche proclama a stampa, prodotti dalla antica comunità di Piné o a essa inerenti, ad oggi conservati in parte presso la Biblioteca comunale di Trento ed in parte presso l’Archivio provinciale di Trento.
Al percorso espositivo si affianca un approfondimento affidato a una ventina di pannelli, illustrati con documenti, cartine e altre testimonianze iconografiche, al fine di ricostruire una cronistoria dell’utilizzo delle risorse silvo-pastorali in Trentino. Dalle riforme settecentesche lo sguardo si estende all’Ottocento, per concludersi con la nascita delle Amministrazioni separate usi civici, Asuc, la cui presenza è particolarmente folta sull’altipiano di Piné.
Tra i documenti esposti, alcuni dei quali redatti su pergamena, vi sono: carte di regola, atti vari attestanti la proprietà e l’utilizzo comunitario dei beni silvo-pastorali, estimi (registri d’antico regime concernenti la materia fiscale, che precedettero la compilazione del sette-ottocentesco catasto cosiddetto “teresiano”), atti amministrativi della comunità, proclami vescovili inerenti al territorio in oggetto.
All’inaugurazione interverranno Marco Bettotti, Italo Franceschini e Mauro Nequirito, tre degli autori che hanno contribuito a Storia di Piné. Dalle origini alla seconda metà del XX secolo (2009), a cura di Marco Bettotti,
Una nuova occasione, quindi per far parlare i documenti custoditi negli archivi, per vedere da vicino testimonianze vive e parlanti della nostra vita quotidiana, per apprezzare quella capillare e sistematica attività di tutela di un patrimonio di inestimabile valore che gli enti preposti perseguono con attenzione e cura scientifica particolari, e che costituisce indispensabile premessa per ogni azione di valorizzazione e imprescindibile strumento di conoscenza del passato e di comprensione del presente.
Per approfondimenti: M. Nequirito, “Non abbiasi a vedere alcuno ridotto in estrema miseria e povertà”. Beni comuni, proprietà collettive e usi civici sulla montagna trentina tra ‘700 e ‘900 (Beni librari e archivistici del Trentino; Quaderni, n.11 del 2011).
16/09/2015