Un’occasione per essere Altrove

Centrale di Fies

La trasformazione di un festival storico 

in un Centro di ricerca per le Arti performative contemporanee che si apre al ritmo del suo lavoro e di un respiro collettivo.

THANK YOU FOR COMING 
28 / 29 / 30 MAGGIO
Jérome Bel, Emanuele Coccia, Ivo Dmichev, Zimmerfrei, Emilia Verginelli, Filippo Michelangelo Ceredi, Laura Pante, Alessandra Eramo, F. de Isabella, Marco D'Agostin, Alessandro Sciarroni, Chiara Bersani, Elena Giannotti

LIVE WORKS SUMMIT 2021 + Agitu Ideo Gudeta Fellowship
9 / 10/ 11 / 12/ 13 GIUGNO
6 nuov3 artist3 selezionat3 + 1 artista selezionatǝ nell'ambito di Agitu Ideo Gudeta Fellowship 
+ Astrit Ismaili, Magdalena Mitterhofer, Dina Mimi, Mohamed Abdelkarim, Madison Bycroft, Ursula Mayer, Jacopo Miliani, Julie Béna, Josèfa Ntjam e Joar Nango, Madison Bycroft

FEMINIST FUTURES FESTIVAL

nell'ambito di apap_advancing performing art project
1 / 2 / 3 LUGLIO
Anne Lise Le Gac, Chiara Bersani, Tatiana Julien, Eva Geatti, Michikazu Matsune, Harun Morrison, OHT, Jacopo Jenna, Sotterraneo, Kate McIntosh and apap network: Tanzfabrik Berlin, BIT Teatergarasjen, Maison de la Culture d’Amiens, Centrale Fies, InSzPer Performing Arts Institute, Reykjavik Dance Festival, STATION – Service for contemporary dance, Teatro Nacional D.Maria II, SZENE Salzburg, BOULEVARD Festival, Kunstencentrum BUDA

Al 41esimo anno di un festival storico come Drodesera arriva la scelta di accendere e riaprire ai lavoratori e alle lavoratrici dello spettacolo dal vivo -così come ai suoi pubblici-, lo spazio unico e iconico di Centrale Fies, la centrale idroelettrica di Hydro Dolomiti Energia, facendo risuonare la programmazione esplosa al reale ritmo del centro.

Questa trasformazione è un modo per riconvertire idealmente l’impresa culturale, prendendo parte a una riflessione collettiva che spinge all’azione e alla cura delle lavoratrici e dei lavoratori delle arti performative, in un’epoca così scivolosa e oscura: dare una casa-rifugio tutto l’anno, trovare e mettere risorse per non fermare lo studio e la ricerca in attesa della riapertura al pubblico. Perché l’arte non si compie solo nel momento in cui si va in scena, ma è un processo lungo, delicato e quotidiano.

Per insistere su questo nodo il festival estivo Drodesera lascia il posto a una programmazione esplosa e strettamente legata al lavoro quotidiano di Centrale Fies, ad oggi un vero e proprio Centro di Ricerca per le Arti performative contemporanee.

Per tutto il 2021 a Centrale Fies sarà possibile vedere pubblicamente gli esiti della sperimentazione di nuove modalità di progettazione orizzontale, di curatele esplose e di affondi su specifici temi e assi storici della ricerca di Centrale Fies, diretta da Dino Sommadossi, che finalmente trovano lo spazio più adatto senza i compromessi della kermesse estiva.

I pubblici di Centrale Fies avranno la possibilità di vedere da vicino prove aperte, produzioni, performance, exhibit, e di fruire degli incontri sulle linee di lavoro e sulle politiche culturali, in un momento in cui il settore sta attraversando un periodo delicato è importante esserci con più costanza.

Centrale Fies mette a disposizione di artisti e artiste, di un territorio e di una politica culturale in continua evoluzione, una board curatoriale fluida composta da curatori e curatrici, sociologhe, artisti, ricercatrici.

La Direzione Artistica di Barbara Boninsegna immerge Centrale Fies in una pratica costante, dall’ottica orizzontale, assieme a un comitato scientifico che entra nello specifico dei diversi territori delle arti contemporanee: dal teatro all’arte digitale, dalla performance art alla performing art, dalle arti visive alle pratiche di affirmative action legate alla performance.

Simone Frangi (docente universitario, curatore di Arti Visive e Performance, Senior curator biennale del Mediterraneo 2021), Claudia D’Alonzo (ricercatrice, docente, esperta di arti digitale), Filippo Andreatta (fondatore di OHT e curatore teatrale), Mackda Magada Ghebremariam Tesfaù (ricercatrice e attivista per Il Razzismo è una Brutta storia), Justin Randolph Thompson (artista e fondatore di Black History Month Florence), Denis Isaia (curatore del museo MART), Maria Chemello (curatrice esecutiva) e, per l’anno 2021, l’artista Marco D’Agostin.

Centrale di Fies

27/04/2021