Virtual Arch

Un resoconto del progetto europeo giunto alla metà del suo percorso

 

Il progetto europeo Virtual Arch, a cui la Soprintendenza per i beni culturali partecipa con l’obiettivo di migliorare la fruibilità turistica delle miniere argentifere sul monte Calisio, è arrivato alla metà del suo percorso: partito ufficialmente l’1 luglio 2017, si chiuderà il 30 giugno 2020 per una durata complessiva di tre anni.

In questo primo anno e mezzo l’Ufficio beni archeologici, che si occupa del progetto per conto della Soprintendenza, ha lavorato su tre filoni principali: la realizzazione di una app per cellulare e di nuovi pannelli informativi destinati a chi è interessato a passeggiare sul Calisio, la promozione del progetto attraverso incontri con i portatori di interesse e la pubblicazione di articoli e infine il lavoro con i partner di progetto, con un continuo scambio di informazioni e migliori pratiche per realizzare il prodotto finale migliore possibile.

La app ed i pannelli sono in fase di elaborazione e per fine estate saranno disponibili agli utilizzatori dei sentieri del monte Calisio. Su entrambi ci saranno informazioni non solo sui tracciati in sé, ma anche informazioni sulla storia e le attività dei canopi, i minatori dell’epoca basso medievale chiamati dal principe vescovo da Germania, Repubblica Ceca e Austria per lavorare nelle miniere.

Per quanto riguarda la promozione del progetto di particolare interesse è l’incontro che si terrà il 25 settembre a Trento, un seminario aperto al pubblico organizzato dall’Ufficio beni archeologici insieme alla Fondazione Bruno Kessler in cui si parlerà degli sviluppi dell’archeologia digitale, della sua valorizzazione e delle sue possibili applicazioni nell’ambito del turismo, dei media e dell’industria creativa.

Nel corso di questa prima parte del progetto, i partner si sono incontrati tre volte (nell’ordine a Zara, a Nitra e a Lubiana) per degli meeting di progetto volti a verificare lo stato dell’arte e a pianificare le future attività. Ricordiamo come il budget previsto ammonti a 2.103.000 euro, dei quali 178.000 sono assegnati alla Soprintendenza trentina, co-finanziati per l’80% dal FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e per il 20% dallo Stato italiano.

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Per maggiori informazioni:

virtual arch

sito ufficiale progetto

Claudio Parisi - Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali

16/05/2019