Wiki Loves Monuments, il concorso fotografico più grande del mondo
163 i monumenti fotografabili entro il 30 settembre sull'intero territorio provinciale
Il Trentino riscopre la bellezza dei suoi monumenti e li mette in “rete”. Per il secondo anno consecutivo sbarca anche nella nostra provincia “Wiki Loves Monuments”, il concorso fotografico più grande del mondo, che coinvolge i cittadini e li invita a documentare il patrimonio culturale con fotografie rilasciate con la licenza libera Creative Commons "Attribuzione-Condividi allo stesso modo” (CC-BY-SA 4.0). Le foto vengono caricate su “Wikimedia Commons”, procedura che le rende fin da subito disponibili per l’utilizzo sull’enciclopedia libera Wikipedia.
Il concorso è già partito (l'1 settembre) e c'è tempo fino al 30 settembre per partecipare. Per aderire è necessario caricare la fotografia del monumento su Wikimedia Commons con una licenza libera. Uno strumento efficace per valorizzare l’immenso patrimonio culturale italiano sul web, invitando ciascuno di noi a documentare un’eredità culturale unica al mondo
L’elenco completo dei monumenti fotografabili è consultabile a questo link:
Un’iniziativa che “unisce parole chiave quali patrimonio culturale, immagine, partecipazione, valorizzazione, che si pongono al centro dell’attività della Soprintendenza” – esordisce Franco Marzatico, dirigente della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia di Trento nell’ambito dell’incontro di Cultura Informa di oggi (lunedì 12 settembre). Insieme con Marzatico sono presenti: Cristian Cenci, Wikimedia Italia; Lorenza Liandru, Museo Diocesano Tridentino; Roberto Pizzicannella, Dipartimento Cultura, turismo, promozione e sport.
“Si tratta di un’iniziativa che fa riferimento a elementi di formazione, memoria, coesione sociale, identità di un territorio. L’obiettivo è di richiamare l’attenzione di un vasto pubblico sul nostro patrimonio culturale, anche nei suoi aspetti diffusi, per porre nel cuore del cittadino i luoghi che gli stanno quotidianamente sotto gli occhi e che per questo è facile dare per scontato. L’immagine è al centro della nostra società – osserva ancora – e lo ‘sdoganamento’ della pratica dei selfie nei musei corrisponde a un’esigenza connaturata alle nuove direzioni della comunicazione e partecipazione. D’altra parte non stiamo inventando nulla: sulle monete di epoca romana non solo erano impressi i volti dell'imperatore che raggiungevano così i sudditi ma anche alcuni dei monumenti simbolo di quel potere. Per questo come Soprintendenza sosteniamo in modo convinto quest’iniziativa, capace di generare suggestioni ma anche capacità critica e un ritorno economico dal punto di vista turistico”.
Liandru esprime la piena adesione del Museo diocesano Tridentino all’iniziativa. Sabato 24 settembre i wikipediani saranno appunto al Diocesano per creare "voci" legate al museo, in particolare quelle sulla Basilica paleocristiana di San Vigilio e su Palazzo Pretorio. Tutti sono invitati presso l'atrio del Museo per vedere i wikipediani all'opera, scoprire come funziona l'enciclopedia libera e naturalmente come caricare foto. Ricordiamo che sabato 24 e domenica 25 in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio l'ingresso al Museo è gratuito per tutti.
Se all’edizione 2015 di Wiki Loves Monuments avevano aderito la Soprintendenza per i beni culturali e il Comune di Baselga di Piné (circa 60 fotografie di 20 monumenti), per il 2016 i numeri sono di tutt’altro tenore: i monumenti fotografabili sono infatti 163, con un aumento del 700%. Le foto pervenute dall’1 settembre, inoltre, sono già più del doppio di quelle dello scorso anno
Quindici di questi monumenti fanno capo alla Soprintendenza per i beni culturali, tra i quali: il gioiello di Palazzo delle Albere, la medievale Torre Vanga e le aree archeologiche del Sass e di Palazzo Lodron. E poi, lasciando il capoluogo, il Museo delle palafitte di Fiavé che valorizza un eccezionale sito preistorico incluso nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco e, all’altro capo del Trentino, il fiore all’occhiello di Punta Linke nel gruppo Ortles–Cevedale, che con i suoi 3629 metri di altitudine fu una delle postazioni austroungariche più alte e più significative della Grande Guerra.
Grazie alla collaborazione del Consorzio dei Comuni Trentini il messaggio è giunto anche alle amministrazioni comunali del territorio, le quali hanno risposto con entusiasmo. A far compagnia alla riconfermata Baselga di Piné si sono aggiunti Ala, Albiano, Bondone, Calliano, Castel Condino, Mezzocorona, Molveno, Nogaredo, Riva del Garda, Storo e Trento.
Importanti adesioni vengono anche da istituzioni pubbliche e private su tutto il territorio provinciale: l’Unità pastorale Madonna dell’Aiuto di Storo, Castel Noarna a Nogaredo, la Comunità Valsugana e Tesino, la Fondazione Trentina Alcide Degasperi, il Museo Diocesano Tridentino e la Fondazione Museo Storico del Trentino.
Nell’ambito di Wiki Loves Monuments vengono organizzate delle “WikiGite”: eventi in cui si visitano alcuni monumenti, si fanno foto e si caricano su Wikimedia Commons partecipando così al concorso.
Quest'anno inoltre verrà introdotto anche in Trentino il concorso locale. La migliore foto verrà premiata (giuria e premi in fase di definizione), e farà parte della mostra fotografica itinerante 2017. Quest'anno il tour (con le foto dell'edizione 2015 del concorso) è partito da Massa Marittima (provincia di Grosseto) ed è stato in tutta Italia, da Asti a Taormina (Messina), passando anche per Baselga di Pinè (presso la Sala Ex-Poste) e Borgo Valsugana (presso Palazzo Ceschi, sede della Comunità Valsugana e Tesino). Le fotografie scattate in Trentino quindi parteciperanno non a uno ma a tre concorsi: quello locale, quello nazionale, e quello internazionale.
“L’iniziativa, nata in Olanda nel 2010 con lo scopo di valorizzare e tutelare i monumenti a rischio olandesi –spiega Cristian Cenci, referente nazionale di Wiki Loves Monuments e coordinatore regionale per il Trentino-Alto Adige- ha riportato un immediato successo, ricevendo l’appoggio del Consiglio d’Europa. Anche in Italia la sensibilizzazione sul tema è in continua crescita, anche se incontra dei limiti più restrittivi che vengono dal Codice dei beni culturali e del paesaggio[1]. Ottomila sono i comuni del nostro Paese, stiamo procedendo capillarmente per estendere l’adesione, sia attraverso enti e istituzioni, sia rivolgendoci a privati proprietari di palazzi, ville e altri beni. Quello che manca, e sarebbe fondamentale mettere a punto, è una mappatura generale del patrimonio, che è stata fatta ad esempio in Emilia Romagna a seguito del terremoto e che forse, vista anche la recente tragedia in Centro Italia, si dimostra un’azione necessaria”.
Informazioni generali sull’iniziativa:
http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/
Wiki Loves Monuments Italia è la sezione italiana di Wiki Loves Monuments, concorso fotografico internazionale, organizzato per la prima volta nel 2010 nei Paesi Bassi, con un risultato finale di oltre 12.500 foto inviate. Il successo olandese ha scatenato l'interesse di gruppi di volontari in altri Paesi e, nel 2011, il concorso si è esteso a livello europeo, interessando 18 Paesi e ricevendo l'appoggio, tra gli altri, della Commissione Europea e del Consiglio d'Europa. I 168.208 scatti del 2011 hanno valso a WLM l'inserimento tra i Guinnes dei primati quale “concorso fotografico più grande del mondo”.
Comune denominatore delle immagini che possono partecipare a Wiki Loves Monuments è il soggetto degli scatti: un monumento. Con questo termine s’intende, adottando la definizione dell’Unesco, un insieme molto ampio di opere: edifici, sculture, siti archeologici, strutture architettoniche, siti naturali e interventi dell’uomo sulla natura che hanno grande valore dal punto di vista artistico, storico, estetico, etnografico e scientifico.
Gli obiettivi principali di Wiki Loves Monuments Italia possono essere riassunti in:
• valorizzare l’immenso patrimonio culturale italiano sul web, promuovendo la sua ricchezza artistico-culturale presso una vasta platea internazionale;
• invitare tutti i cittadini a documentare la propria eredità culturale, imparando a condividere le loro fotografie grazie all’uso di licenze libere, nel pieno rispetto del diritto d’autore e della legislazione italiana;
• aumentare la consapevolezza della necessità di tutela dei monumenti, preservandone la memoria.
[1] L'immagine riproduce un bene appartenente al patrimonio culturale italiano. L'eventuale ulteriore utilizzo e divulgazione di tale immagine a scopo di lucro, anche indiretto, dovrà essere preventivamente autorizzato secondo le disposizioni dell'art. 108 del D. Lgs. 42/2004 "Codice dei beni culturali e del paesaggio"
12/09/2016