32 rue Vandenbranden
Drodesera > Centrale di Fies 2010
PEEPING TOM
32 rue Vandenbranden
durata 80 minuti
concept e direzione Gabriela Carrizo, Franck Chartier
danza e creazione Seoljin Kim, Hun-Mok Jung, Marie Gyselbrecht, Jos Baker, Sabine Molenaar, Eurudike De Beul
drammaturgia Nico Leunen, Hildegard De Vuyst
assistente alle proveDiane Fourdrignier
compositore del suono Juan Carlos Tolosa, Glenn Vervliet
set design Peeping Tom, Nele Dirckx, Yves Leirs, Frederik Liekens
costruzione del set KVS-atelier, Frederik Liekens
disegno luci Filip Timmerman, Yves Leirs
costumi Diane Fourdrignier, Hyo Jung Jang
direttore tecnico Frederik Liekens
fotografia Herman Sorgeloos, Maarten Vanden Abeele
produzione Peeping Tom
direttore di compagnia Sandra Fol
produzione e tour manager Laura Fierens
coproduzione KVS Brussel, Künstlerhaus Mousonturm Frankfurt Am Main, Le Rive Gauche Saint-Etienne-du-Rouvray, La Rose des Vents Villeneuve DAscq, Theaterfestival Boulevard in collaborazione con / in cooperation with Theater aan de Parade and the Verkadefabriek (sHertogenbosch), Theaterhaus Gessnerallee Zürich, Cankarjev Dom Ljubljana, Charleroi/Danses
un ringraziamento special a Maria Otal, Caroline Wagner, Samuel Lefeuvre, Nicolas Olivier, Alain Szlendak, André De Tremerie, Pol Heyvaert, Gregory Grosjean, Théâtre de la Ville-Paris, Les Brigittines.
con il sostegno di the Flemish Government
distribuzione Frans Brood Productions
In 32 rue Vandenbranden lazione si svolge sotto un cielo completamente aperto in un paesaggio di montagna con solo una casa sgangherata come rifugio. Ci troviamo in una piccola comunità isolata dove gli abitanti si confrontano con la loro solitudine. Lattenzione di questa nuova creazione si concentra sulle forze interiori che determinano quale crisi dei personaggi avrà luogo, le loro motivazioni sono state esposte e spogliate della loro consapevolezza. In 32 rue Vandenbranden i personaggi ritornano ad un primario spazio mentale. I confini tra ciò che accade nella realtà e quello che loro credono accada, si confondono. Si perdono per paura di qualcosa che li porta a mentire con loro stessi, così restano intrappolati nel loro isolamento.