4 mesi, 3 settimane e 2 giorni

Cinema

Effetto Notte. Cineforum 2008/2009

Paese di produzione Romania
Anno 2007
Durata 113 minuti
Regia Cristian Mungiu
Interpreti Anamaria Marinca, Laura Vasiliu, Vlad Ivanov, Alexandru Potocean, Ion Sapdaru, Teodor Corban, Tania Popa, Cerasela Iosifescu, Doru Ana
Sceneggiatura Cristian Mungiu
Fotografia Oleg Mutu
Montaggio Dana Bunescu

Terrificante e straordinario. Cannes 2007 è la sede adeguata per premiare finalmente un’intera cinematografia, quella esteuropea, che risulta sempre vitale benché invisibile e a fronte di risultati alterni trova in 4 luni, 3 saptamini si 2 zile l’occasione da ricordare. Non viene mai pronunciata la parola “regime” nel film di Cristian Mungiu, ma sono ovunque i suoi tentacoli: attraverso un esercizio ricamatissimo di writing in progress, la rappresentazione non dice proprio nulla sul destino dei protagonisti (silenzio assoluto sul padre) e li lascia vivere, respirare nel quotidiano (una giornata qualunque allo studentato) finchè si giunge al nocciolo e realizza dove questi vadano a parare. Nel pieno rispetto delle unità aristoteliche (tempo, spazio, azione; 24 ore, gli interni/prigioni e gli esterni torvi e ridotti, l’aborto) i dialoghi suonano naturali e avvolgenti, il realismo è assoluto ma convoglia con la postura teatrale e incide un estratto interiore inquietante: si veda la sequenza, magnifica, della trattativa sul prezzo che si svolge tra le due ragazze eMr. Bebe, l’uomo nero, che nella medesima inquadratura cambia più volte prospettiva (da benefattore a commerciante a stupratore). Nello Stato imbrigliato da vigilanza capillare, dove per metonimia incombono i controllori dell’autobus, questa non è un’opera di denuncia ma piuttosto una tenaglia rovente che stringe sui rapporti umani e li segna a fuoco: Gabita ottiene l’assistenza di Otilia fino a trasferire il peso del gesto su quest’ultima, che macchia il rapporto con il suo uomo e sbatte contro l’arretratezza sociale generalizzata, aprendo ferite drammatiche. Girato impeccabile: considerare l’insopportabile (per intensità, è chiaro) piano sequenza della cena di compleanno, una preziosa puntata nello scontro modernità/tradizione, lo shock alla vista del feto e il pedinamento notturno di Otilia che, occultando la prova del crimine, è immortalata su camera mobile degna dei Dardenne. Una Palma d’oro massiccio.
Palma d’oro al 60° festival di Cannes


organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte"