A est di Bucarest

Cinema

Effetto Notte. Cineforum 2007/2008

Romania, 2006
Titolo originale: A fost sau n-a fost?
Genere: Dranmatico
Durata: 89'
Regia: Corneliu Porumboiu
Cast: Mircea Andreescu, Teodor Corban, Ion Sapdaru, Teo Corban, Luminita Gheorghiu, Lucian Iftime

Nel 1989, la Romania seguì, in diretta televisiva, la feroce rivolta popolare che costrinse il dittatore rumeno Ceausescu alla fuga a bordo di un elicottero. In una piccola cittadina ad est della capitale, a sedici anni da quella storica data, il proprietario di una TV locale invita due ospiti a raccontare i loro momenti di gloria rivoluzionaria: si tratta di un vecchio pensionato che per sbarcare il lunario si traveste da ‘Babbo Natale’, e di un insegnante di storia che ha deciso di sperperare tutto il suo stipendio nell’alcol.

Spettri di un recente passato. In questa inviperita commedia il giovane Corneliu Porumboiu dimostra di non essere da meno dei più navigati Lucian Pintilie e Mircea Daneliuc, maestri di un cinema rumeno quasi mai tenero, quando si tratta di mettere in scena soggetti scomodi. Da questo punto di vista A est di Bucarestè addirittura esemplare. Non solo per la capacità di scavare nel tessuto sociale della Romania senza timori di sorta, orchestrando una danza macabra accanto al cadavere di una Rivoluzione che tutti sostengono di aver fatto, essendone stati in realtà semplici spettatori; con i protagonisti di quei drammatici giorni ridotti invece al silenzio, qualora non siano prematuramente scomparsi, dal triste spettacolo di una democrazia corrotta, deficitaria e inoperosa. Ma tale danza assume poi i ritmi di un sabba infernale, di un autentico pandemonio, allorché la bravura degli attori e l’attenzione per la messinscena trasportano i contenuti, già meritevoli di ulteriori riflessioni e approfondimenti, verso una salutare deflagrazione, concepita dall’autore come azzardo sullo statuto stesso dell’immagine. Una scrittura graffiante e matura si sposa alla perfezione con quella consapevolezza formale indubbiamente forte. Una continua ricerca sul valore dell’immagine trova poi splendida affermazione nella cesura che piomba netta a metà pellicola. Dalle prime enigmatiche scene, in cui lo spegnersi dei lampioni al sopraggiungere dell’alba si carica di significati particolari e allusivi, che verranno chiariti solo in un secondo momento, si passa ai ritratti dei singoli personaggi, come a comporre in uno schema quasi altmaniano l’affresco del tragicomico risveglio, cui va incontro una quieta cittadina della provincia romena.


organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte" - in collab. con Unione Italiana Circoli del Cinema, Comune di Pergine Valsugana