A un secolo dal Trattato di Versailles
Intervengono Gustavo Corni e Davide Zaffi. Introduce Fernando Orlandi
Al termine del Primo conflitto mondiale, allo scopo di stabilire più adeguati rapporti fra nazioni e frontiere e di promuovere un nuovo tipo di collaborazione internazionale in grado di meglio garantire la pace occorreva, a giudizio di tutti i protagonisti, che fossero riconosciuti negli Stati e fra gli Stati i diritti delle nazioni.
Ma cosa dovesse intendersi per ‘nazione’ era ciò che faceva la differenza. Questo termine poteva infatti essere declinato secondo il vocabolario democratico – wilsoniano, oppure storico – asburgico, rivoluzionario – bolscevico, ideologico – nazionalista. Durante i mesi della Conferenza della Pace la definizione politica della nazione fu spesso al centro del dibattito e ne influenzò in buona parte le decisioni.
Il volume, che raccoglie gli atti di un convegno organizzato dalla Società di studi trentini di scienze storiche, analizza in chiave storica questo complesso di problemi che presenta non pochi e talora sorprendenti agganci con l’attualità: dalla creazione di organizzazioni internazionali permanenti alla questione dell’indipendenza ucraina; dai rapporti fra nazionalismo e democrazia alle riflessioni sulla titolarità e sui contenuti dell’autodeterminazione dei popoli.
“Parigi 1919. Nazione e ordine postbellico” (Rubbettino, 2022) ospita contributi di:
Gustavo Corni, già professore di Storia contemporanea presso l’Università di Trento;
Maddalena Guiotto, ricercatrice presso la Fondazione Museo Storico del Trentino;
Federico Imperato, ricercatore di Storia delle relazioni internazionali presso l’Università di Bari;
Guido Lenzi, ambasciatore a riposo; attualmente docente di Diplomazia nel mondo globale presso l’Alma Mater di Bologna;
Francesco Leoncini, già docente di Storia dei paesi slavi e Storia dell’Europa centrale all’Università Ca’ Foscari di Venezia;
Alessandro Vitale, docente di Geografia economica e politica presso l’Università di Milano;
Davide Zaffi, curatore del volume, lavora presso la Biblioteca per le autonomie e le minoranze linguistiche della Regione Trentino-Alto Adige.
Per la partecipazione all’incontro è necessario indossare la mascherina FFP2