Addio alle armi
Una produzione Trento Spettacoli e Trentino Book Festival
Addio alle armi
dal romanzo di Ernest Hemingway
con Maura Pettorruso e Stefano Pietro Detassis
Sulla scorta dell’esperienza maturata con la produzione dell’adattamento teatrale de “Il deserto dei tartari” di Dino Buzzati nell’estate 2012, TrentoSpettacoli prosegue il suo percorso tra la Grande Guerra e più in generale il conflitto, con i grandi autori e i grandi romanzi della letteratura che hanno saputo raccontare l’esperienza della guerra stessa. L’allestimento vede in scena Maura Pettorruso – Catherine Barkley – e Stefano Pietro Detassis – Frederic Henry – che si confrontano con la crudezza, la verità e la forza delle parole di Hemingway, frutto della sua personale esperienza sul fronte Italiano durante la Prima Guerra Mondiale.
Composto febbrilmente tra il 1928 e il 1929, "Addio alle armi" è la storia di amore e guerra che Hemingway aveva sempre meditato di scrivere ispirandosi alle sue esperienze del 1918 sul fronte italiano, e in particolare alla ferita riportata a Fossalta e alla passione per l'infermiera Agnes von Kurowsky. I temi della guerra, dell'amore e
della morte, che per diversi aspetti sono alla base di tutta l'opera di Hemingway, trovano in questo romanzo uno spazio e un'articolazione particolari. È la vicenda stessa a stimolare emozioni e sentimenti collegati agli incanti, ma anche alle estreme precarietà dell'esistenza, alla rivolta contro la violenza e il sangue ingiustamente versato. La diserzione del giovane ufficiale americano durante la ritirata di Caporetto si rivela, col ricongiungimento tra il protagonista e la donna della quale è innamorato, una decisa condanna di quanto di inumano appartiene alla guerra. Ma anche l'amore, in questa vicenda segnata da una tragica sconfitta della felicità, rimane un'aspirazione che l'uomo insegue disperatamente, prigioniero di forze misteriose contro le quali sembra inutile lottare.
IL ROMANZO
Composto febbrilmente tra il 1928 e il 1929, "Addio alle armi" è la storia di amore e guerra che Hemingway aveva sempre meditato di scrivere ispirandosi alle sue esperienze del 1918 sul fronte italiano, e in particolare alla ferita riportata a Fossalta e alla passione per l'infermiera Agnes von Kurowsky. I temi della guerra, dell'amore e della morte, che per diversi aspetti sono alla base di tutta l'opera di Hemingway, trovano in questo romanzo uno spazio e un'articolazione particolari. È la vicenda stessa a stimolare emozioni e sentimenti collegati agli incanti, ma anche alle estreme precarietà dell'esistenza, alla rivolta contro la violenza e il sangue ingiustamente versato. La diserzione del giovane ufficiale americano durante la ritirata di Caporetto si rivela, col ricongiungimento tra il protagonista e la donna della quale è innamorato, una decisa condanna di quanto di inumano appartiene alla guerra. Ma anche l'amore, in questa vicenda segnata da una tragica sconfitta della felicità, rimane un'aspirazione che l'uomo insegue disperatamente, prigioniero di forze misteriose contro le quali sembra inutile lottare.
L’IDEA DELLO SPETTACOLO
Sulla scorta dell’esperienza maturata con la produzione dell’adattamento teatrale de ‘Il deserto dei tartari’ di Dino Buzzati nell’estate 2012, TrentoSpettacoli prosegue il suo percorso tra la Grande Guerra e più in generale il conflitto, con i grandi autori e i grandi romanzi della letteratura che hanno saputo raccontare l’esperienza della guerra stessa. L’allestimento vede in scena Maura Pettorruso – Catherine Barkley – e Stefano Pietro Detassis – Frederic Henry – che si confrontano con la crudezza, la verità e la forza delle parole di Hemingway, frutto della sua personale esperienza sul fronte Italiano durante la Prima Guerra Mondiale.
CURRICULUM VITAE
TrentoSpettacoli
TrentoSpettacoli Agenzia professionale che opera dal 2009 a Trento nel campo dell’ideazione, della produzione, della realizzazione, della distribuzione e della vendita di spettacoli teatrali di vario genere e natura; vanta collaborazioni artistiche con le più importanti realtà del suo territorio, tra cui Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Società Filarmonica di Trento, e Università degli Studi di Trento. A livello nazionale collabora da diversi anni con la Compagnia Macelleria Ettore di Milano.
Maura Pettorruso
Diplomata presso la Scuola triennale di recitazione Teatranza ArteDrama di Moncalieri (TO), dal 1998 lavora con numerose compagnie e diverse produzioni in Piemonte e in Trentino-Alto Adige. Gli ultimi spettacoli a cui ha preso parte sono Dormono tutti sulla collina (2008), Se ami una cosa perché è bella. Gustav e Alma Mahler (2010) produzione commissionata dalla Società Filarmonica di Trento, V.I.O.L.A., spettacolo sulla violenza domestica (2010), Processo alla banalità del male per la Giornata della Memoria 2012. Con la compagnia Macelleria Ettore è in scena negli spettacoli La Porta Aperta (2009), Cechov#01 (2010), Stanza di Orlando. Viaggio nella testa di Virginia Woolf (2011), NIP not important person (2011), ELEKTRIKA. Un’opera techno (2012), Alice delle meraviglie (2013), Amleto? (2013). È fondatrice e presidente dello Spazio Off di Trento.
Stefano Detassis
Laureato a Bologna in Scienze dello spettacolo, si forma attorialmente con registi come Angela Malfitano, Tanino De Rosa e Roberto Latini, frequenta l'Accademia Antoniana dal 2006 al 2007, e lavora a Roma per cinema e cortometraggi indipendenti. Nel 2011 è finalista al premio Hystrio e al premio Gino Cervi. Dal 2012 collabora con la Compagnia Macelleria Ettore di Milano.
Associazione culturale TrentoSpettacoli
Via Venezia, 5 38122 - Trento
www.trentospettacoli.it
spettacoli@trentospettacoli.it
333 27 53 033
organizzazione: Associazione di promozione sociale Balene di Montagna