Alessia Pallaoro (violino) e Valentina Moser (pianoforte)

Musica

Alessia Pallaoro, violino
Valentina Moser, pianoforte

Ludwig van Beethoven
Sonata per violino e pianoforte in re maggiore, op.12 n.1
- Allegro con brio
- Tema con variazioni
- Rondò. Allegro
César Franck
Sonata per violino e pianoforte in la maggiore
- Allegretto ben moderato
- Allegro
- Recitativo - Fantasia
- Allegro poco mosso
Maurice Ravel
Sonata per violino e pianoforte
- Allegretto
- Blues. Moderato
- Perpetuum mobile. Allegro
Camille Saint-Saëns
Havanaise op. 83 per violino e pianoforte
Henryk Wieniawski
Scherzo - Tarantella op.16 per violino e pianoforte

Alessia Pallaoro, nata nel 1986, ha iniziato lo studio del violino all’età di sei anni. Si è diplomata con il massimo dei voti al Conservatorio Bonporti di Trento, dove ha studiato sotto la guida di Margit Spirk ed Antonella Raffaelli. Ha seguito masterclasses sin dall’età di dieci anni, studiando con Maestri quali C. Rossi, D. Bogdanovich, F. Manara, F. De Angelis e V. Pikayzen (presso l’Académie de Musique Tibor Varga di Sion), P. Berman, I. Grubert e M. Quarta. Nel 2007 si è esibita davanti al M° Salvatore Accardo in qualità di allieva rappresentante il Conservatorio Bonporti.
Finalista alla Rassegna per violinisti studenti di Vittorio Veneto (TV) e vincitrice del primo premio al Concorso internazionale di Albisola (SV), ha ricevuto borse di studio dalla Schweizerische Interpretenstiftung e Lyra di Zurigo, e dalla Fondazione Pescetto di Milano. Ha suonato più volte, sin dall’età di tredici anni, da solista con l’orchestra del conservatorio della sua città; ha collaborato con l’orchestra di PSA, J. Futura, Haydn di Bolzano e Trento e OCSI di Lugano. Nel 2007 ha costituito un duo assieme alla pianista Valentina Moser, con la quale ha vinto il terzo premio al Concorso Riviera della Versilia di Viareggio. Attualmente studia alla Hochschule di Lugano sotto la guida del Maestro russo Valery Gradow e alla Scuola Superiore del Trio di Trieste con i Maestri Zanettovich, Bronzi, De Rosa e Jones.

Valentina Moser, diplomata in pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Bonporti di Trento nella classe della prof.ssa Lorenza Mascagni, si è successivamente perfezionata con Marino Nicolini. Ha preso parte a numerosi masterclasses con importanti pianisti (Margarius, Scala, Risaliti, Rattalino, Ciacci, Kravtchenko...), partecipando inoltre a diversi concorsi nazionali ed internazionali e ottenendo ottimi piazzamenti tra i quali: primo premio assoluto al Concorso pianistico nazionale di Cesenatico, secondo premio al Concorso nazionale Coppa Pianisti d’Italia di Osimo ed al Concorso internazionale Rovere d’Oro di Imperia.
Parallelamente allo studio del repertorio solistico ha rivolto il proprio interesse alla formazione cameristica, collaborando con vari strumentisti e cantanti. Nel 2007 ha costituito un duo assieme alla violinista Alessia Pallaoro, con la quale ha vinto il terzo premio al Concorso nazionale Riviera della Versilia di Viareggio. E’ laureata in Scienze dei Beni Culturali ad indirizzo musicale e in Didattica Musicale. Attualmente prosegue gli studi in didattica musicale presso il Conservatorio Bonporti di Trento e in musica da camera alla Scuola Superiore del Trio di Trieste con i Maestri De Rosa, Jones, Bronzi e Zanettovich.

Ludwig van Beethoven (1770-1827) si accosta al repertorio da camera della sonata per pianoforte con accompagnamento di violino nel 1797, dedicando le sue tre sonate op. 12 ad Antonio Salieri, in un omaggio più formale che sostanziale, nell'ambito ancora degli echi mozartiani. Pur mantenendosi nell'ambito storico dello stile galante, Beethoven attinge tuttavia a vette di grande rilievo artistico, come si può notare fin dall'esordio della raccolta. La Sonata in re maggiore n. 1 infatti ha inizio con un 'motto' preciso, costituito da una serie di arpeggi, di forte richiamo. Il compositore si discosta ancora dall'ambito classico con il secondo movimento, un Andante con moto, dato che sceglie la forma del tema con variazioni, d'ora in poi a lui molto cara. Magistrale la soluzione del Rondò finale, dove si incontra un Beethoven che utilizza lo schema del rondò - sonata, con un ritornello affascinante ed espansivo, solo momentaneamente interrotto da attimi di inquietudine, ma sempre di sorridente scorrevolezza.

Il passaggio a César Franck (1822-1890) rappresenta tutt'altro versante del percorso cameristico, dove si fanno ormai strada con forza le esigenze post - romantiche, verso una decisa sterzata del panorama storico. La celebre Sonata in la maggiore, dedicata al violinista belga Eugène Ysaye, si apre con un Allegretto ben moderato dal carattere meditativo, che funge quasi da preludio ai successivi tre movimenti. Si prosegue con un focoso Allegro, di stampo virtuosistico per entrambi gli strumenti. La Fantasia che costituisce il terzo movimento anticipa con alcuni frammenti tematici l'Allegro finale, venendo così a spiegare la ciclicità dell'intera sonata.

A proposito della sonata per violino e pianoforte, Ravel (1875-1937) scrisse di considerare il violino e il pianoforte strumenti essenzialmente incompatibili, e di avere dunque composto un lavoro in cui essi, lungi dall'equilibrare i loro contrasti, mettono qui in evidenza proprio questa incompatibilità. La forma sonata dell'Allegretto iniziale è quanto mai elusiva e originale, ed è contraddistinta dall'apparizione e sparizione di nuove idee tematiche. Il Blues il la bemolle maggiore è uno dei numerosi omaggi del Ravel postbellico alla musica americana. Nel Perpetuum mobile la divaricazione nel trattamento degli strumenti raggiunge l'apice. Il moto perpetuo propriamente inteso è affidato al violino, mentre al pianoforte Ravel assegna il compito di accompagnare e al contempo di assicurare un tessuto tematico costituito in larga misura di citazioni dai movimenti precedenti.

Sia l'Havanaise del compositore francese Camille Saint- aëns (1835-1921) che lo Scherzo - Tarantella del compositore e violinista polacco Henryk Wieniawski (1835-1880) sono pezzi brillanti, virtuosistici e di stampo evocativo del repertorio violinistico.


organizzazione: Comune di Levico Terme Assessorato alla Cultura