Alto fragile

Al Teatro Sanbàpolis il progetto finalista del Premio “Nuova_scena.tn”

Teatro
[ Trentospettacoli - foto MoniQue]

Sanbàpolis Off

Trentospettacoli
Alto Fragile
di Pettorruso, Detassis, Sarrubbo, Mair
di e con Maura Pettorruso, Stefano Pietro Detassis,
Flora Sarrubbo, Christian Mair
luci e audio Alice Colla

Alla fine della Grande guerra, e precisamente con i trattati di pace del 1919, all'’Italia vincitrice vengono annessi, tra gli altri, Trentino e Sud Tirolo, completando così, secondo la propaganda nazionalista italiana, il processo di unificazione intrapreso dall’'Ottocento. I due territori, prima appartenenti all'’Impero Austro-Ungarico, subiscono quindi – come accade anche altrove in Europa – un cambio di statualità, da Vienna a Roma. Il confine nazionale si sposta quindi più a nord, al passo del Brennero, inglobando nello Stato italiano trentini storicamente di lingua e cultura italiana – e sudtirolesi, che, eccezion fatta per alcuni territori più meridionali, sono da considerare da sempre culturalmente, linguisticamente e politicamente affini al mondo tedesco.
Il conflitto armato cessa, dunque, nel 1919, mentre in Sud Tirolo, di lì a poco ribattezzato Alto Adige, proprio nel 1919 ne comincia un altro, in questo caso etnico, politico, culturale e linguistico, che arriverà a farsi armato dagli anni ’60, con la stagione delle bombe e del terrorismo. Dal conflitto mondiale gli abitanti del Sud Tirolo – ora Alto Adige – ereditano un secondo conflitto. Ereditano decenni di tensione, scontri ideologici e politici, fino a un periodo insanguinato di violenza che farà da prova generale agli Anni di piombo italiani. I sudtirolesi – o altoatesini - ereditano lotte armate, bombe e cadaveri. Ma ereditano anche la possibilità di una convivenza. Maura Pettorruso, 38 anni, attrice, italiana, torinese di nascita e trentina di adozione; Stefano Detassis, attore, 33 anni, italiano, trentino; Flora Sarrubbo, 37 anni, attrice, bolzanina di nascita e bilingue di madrelingua italiana, Christian Mair, 33 anni, attore e regista bolzanino di nascita, bilingue di madrelingua tedesca; Alice Colla, 31 anni, sound and lighting designer, roveretana; Daniele Filosi, 32 anni, milanese di nascita e trentino di adozione, organizzatore: parte innanzitutto dalla composizione culturale ed etnica del gruppo di lavoro la compagnia di Trentospettacoli per confrontarsi reciprocamente nell'’incontro artistico, mettendo in relazione e a confronto culture, provenienze, linguaggi e lingue diverse.
Quello che interessa alla compagnia di Alto Fragile è provare a raccontare la storia di una terra portando in scena proprio la dialettica tra due lingue, e quindi tra due culture e due mondi che, seppur lontani, sono tenuti a parlarsi e a trovare modi e forme di comunicare per convivere.
Lo spettacolo si è classificato secondo al concorso Premio nuova_scena.tn, promosso dal Centro Servizi Culturali S. Chiara in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano e il Coordinamento Teatrale Trentino per valorizzare le potenzialità artistiche delle realtà emergenti che operano in Trentino - Alto Adige con finalità professionali nel teatro contemporaneo.

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Lo spettacolo «Alto Fragile», uno dei finalisti dell'edizione 2014 del Premio “Nuova_scena.tn” sarà giovedì 12 febbraio al Teatro Sambàpolis di Trento nell'ambito del cartellone “Tendenze Off”, inserito nella Stagione di Prosa 2014-2015 del Centro Servizi Culturali S. Chiara. Si tratta di un nuovo allestimento di “TrentoSpettacoli” realizzato da Maura Pettorruso, Stefano Detassis, Flora Sarrubbo e Christian Mair. I riflettori si accenderanno alle ore 21,00.

 

Dopo oltre un anno di gestazione, sarà in scena giovedì 12 febbraio al Teatro Sanbàpolis «Alto Fragile», il progetto teatrale di “TrentoSpettacoli” uno dei finalisti del PremioNuova_scena.tn”,promosso dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e dal Teatro Stabile di Bolzano che hanno invitato le giovani realtà che operano in Trentino - Alto Adige con finalità professionali nel teatro contemporaneo a realizzare uno spettacolo sul tema del Centenario del primo conflitto mondiale «inteso come occasione per una riflessione approfondita sulle ragioni della guerra e, più in generale, del conflitto tra i popoli e tra gli esseri umani».

Affidandosiad un gruppo di lavoro formato da quattro artisti che esprimono appieno la molteplicità culturale e linguistica che caratterizza il territorio regionale e quello altoatesino in particolare, “TrentoSpettacoli” ha costruito una drammaturgia che prende lo spunto dalla cosiddetta “questione sudtirolese”, che nella Prima guerra mondiale ha trovato le proprie origini, ma si è protratta con vicende e fasi alterne fino ai nostri giorni, gettando un ponte verso un futuro di convivenza pacifica.

Partendo innanzitutto dalla composizione culturale ed etnica del loro gruppo, Maura Pettorruso, torinese di nascita e trentina di adozione; StefanoDetassis, trentino; Flora Sarrubbo, bolzanina bilingue di madrelingua italiana e Christian Mair, bolzanino bilingue di madrelingua tedesca, hanno messo sulla carta questi interrogativi per portare poi in scena la dialettica tra due lingue  e, conseguentemente, tra due diverse culture.

Il progetto teatrale ha preso l'avvio nella primavera dello scorso anno con una fase iniziale di ricerca, documentazione e studio che ha portato alla raccolta del materiale storico e alla realizzazione di un primo “studio” di 15 minuti presentato in occasione della serata finale del Premio “Nuova Scena” al Teatro “Cuminetti” di Trento. Un secondo “studio” è andato in scena a settembre al Teatro “Valle dei Laghi” di Vezzano ed un terzo studio di 45 minuti, presentato alla finale del Premio de LiNUTILE di Padova, ha costituito il preludio alla messa in scena finale che viene offerta oggi al giudizio del pubblico trentino.

«Quello che ci interessa – scrivevano gli autori al momento di affrontare il percorso artistico che ha portato alla messa in scena dello spettacolo – è provare a raccontare la storia di una terra portando in scena proprio la dialettica tra due lingue, e quindi tra due culture e due mondi che, seppur lontani, sono tenuti a parlarsi e a trovare modi e forme di comunicare per convivere. Immaginiamo quindi un lavoro che, nel testo e successivamente in scena, faccia rivivere il conflitto, la dialettica, la frattura tra due culture in una terra di confine, portando sul palco anche concretamente le due lingue, arrivando a creare uno spettacolo che sia fruibile in entrambi gli idiomi – tedesco e italiano – e che dal confronto dei personaggi – di lingua tedesca e di lingua italiana – faccia emergere una riflessione sulla conflittualità e sulla convivenza tra diversi nella società contemporanea che viviamo, e non solo, quindi, in Alto Adige.»

Tema delicato e complesso quello della questione sudtirolese, dunque un «Alto Fragile» davvero da “maneggiare con cura”. Ne è stato conscio il gruppo di lavoro di “TrentoSpettacoli” che, oltre a consultare i testi storici riferiti alle vicende che presero l'avvio dalla stipula dei trattati di pace del 1919 che sancirono l'annessione all’Italia del Trentino e del Sud Tirolo, hanno inteso anche rivolgersi ad alcuni testimoni privilegiati: lo storico di area autonomista Lorenzo Baratter e gli ex parlamentari Marco Boato (promotore in Trentino-Alto Adige con Alex Langer del movimento ecologista dei Verdi, è stato membro delle Commissioni d’inchiesta sul terrorismo e le stragi) e Giorgio Postal (deputato democristiano negli anni immediatamente successivi all'approvazione del “Pacchetto”, è stato sottosegretario di Stato nei governi Andreotti, Craxi, Fanfani e De Mita).           

Lo spettacolo vede in scena, nella triplice veste di autori, registi ed interpreti, Maura PettorrusoStefano Pietro Detassis, Flora Sarrubbo Christian Mair. Il disegno delle luci è di Alice Colla, scene e costumi sono stati curati da Tessa Battisti.

La produzione è stata realizzata grazie anche al patrocinio della Regione Autonoma Trentino – Alto Adige/Südtirol e dei Comuni di Trento e Bolzano e al sostegno garantito dal Teatro Stabile di Bolzano e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara. 

www.centrosantachiara.it 

parte di: Sanbàpolis Off

organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara